Dovrà aspettare ancora qualche mese perché, dopo aver tolto il gesso, il suo recupero procederà con un tutore. Intanto, Javier Zanetti non perde l’occasione per salutare e ringraziare tutti i tifosi nell’ultima puntata di “Prima Serata” su Inter Channel: “Essere capitano dell’Inter da così tanti anni dà tanto orgoglio perché questa fascia è stata indossata da tanti campioni importanti. E’ una responsabilità che mi piace, rappresento una delle Società più importanti al mondo. Sentire tutto l’affetto dei miei tifosi, fin da quando sono arrivato in Italia, non ha prezzo. Soprattutto ci tengo, come Capitano a ringraziarli a nome dell’Inter, per esserci stati vicino in questa stagione che non è stata bella e che non era facile”, spiega Zanetti.
Con le immagini si torna poi a quel minuto 17 di Palermo-Inter: “Ho sentito un male tremendo, ma non ho mai pensato che quel momento sarebbe potuta essere la fine della mia carriera. Quando ho poggiato la gamba ho sentito una forte fitta e mi sono subito reso conto che si trattava di qualcosa di grave. Poi sono rientrato in spogliatoio, sapevo che era il tendine d’Achille, ma la mia testa già pensava a quello che sarebbe stato questo momento con la riabilitazione, il gesso che ora ho tolto. Ora ho il tutore e mi permette già di appoggiare il piede e mi sembra un grande passo in avanti. Adesso spero di guarire bene, rientrare e mettermi a disposizione dei miei compagni per essere sempre utile e importante. Dopodiché vorrei continuare in questa Società facendo il dirigente e spero di rendermi utile anche in quel ruolo. Arrivare a essere il Presidente dell’Inter? No, quello è troppo…(ndr, sorride)”.
“Ero dispiaciuto nel guardare le ultime partite in televisione, nel guardare i miei compagni e non poter essere protagonista delle ultime partite, soprattutto perchè in quest’ultimo periodo abbiamo avuto tante difficoltà ed eravamo contati. Non poter dare il mio contributo mi è dispiaciuto”. E sul futuro imminente: “Non credo di poter già correre a Pinzolo, non so se ci sarò. Devo parlare con il dottore per programmare tutto quello che sarà da qui in avanti. Mi allenerò per tutta la settimana prossima e poi inizieremo a programmare il piano per il rientro“, spiega il Capitano.
Da quello che sarà a quello che è stato, in quell’estate del 1995: “Il primo a dirmi che l’Inter mi aveva comprato è stato Passarella, eravamo in nazionale e lui era il nostro allenatore. Mi ha portato in camera sua e mi ha detto che l’Inter mi aveva comprato. Io ho chiamato subito Paula e le ho detto ‘accendi la tv perché forse andiamo in Italia’. E’ stato un sogno, ero molto giovane e avere subito questa possibilità è stata una grandissima sfida. Poi quando sono arrivato a Milano ho capito che cosa significasse giocare qui, ricordo un’emozione immensa nella mia prima partita contro il Vicenza, un’emozione indescrivibile“.
Si parla anche di Josè Mourinho: “Ha raggiunto pochi successi quest’anno? Ma no, ne ha avuti di successi, poi ha avuto anche qualche problema. E’ arrivato fino alla semifinale di Champions, gli è mancato quel pizzico di fortuna, ma stiamo sempre parlando di un grande allenatore e vincente“.
Fonte: inter.it