Dopo aver lasciato che fossero i suoi emissari a dialogare con i vertici della società di corso Vittorio Emanuele, l’indonesiano Erick Thohir ha deciso di scendere in campo in prima persona per cercare di sbloccare la trattativa con il presidente Massimo Moratti. Com’è risaputo, il patron nerazzurro, ad oggi, cerca solo un socio di minoranza sia per avere maggior liquidità in chiave mercato sia per finanziare quella che sarà la nuova casa dell’Inter tra qualche anno.
La pista che porta alla cessione del pacchetto di minoranza a Thohir è concreta, la trattativa è già avviata e nel faccia a faccia avvenuto tra i due il 43enne imprenditore indonesiano avrebbe ribadito al numero uno nerazzurro l’intenzione di comprare tutta la società o eventualmente una quota di maggioranza. Quest’ultimo, infatti, non è abituato a fare da spalla ad un socio forte senza avere potere decisionale. Da uomo d’affari è abituato a gestire gli investimenti in prima persona e sarebbe inconciliabile l’acquisizione di una quota di minoranza.
Moratti, però, per ora non si sente pronto a compiere questo salto, soprattutto per una questione di cuore, ma nel frattempo si è anche reso conto che sarà difficile ottenere l’apporto di un socio disposto ad investire parecchi milioni avendo, nel contempo, un potere decisionale bassissimo. Infatti, di fronte alla certezza che Thohir possa garantire un futuro florido e stabile al club, il patron nerazzurro potrebbe anche pensare ad una cessione graduale della società, attraverso delle quote “a salire”.
Stando alle ultime indiscrezioni, il magnate asiatico acquisirebbe subito il 30% dell’intero pacchetto azionario, tra due anni riuscirebbe ad ottenere il 51%, fino ad arrivare al totale acquisto del club, previsto nel giro di 5 anni. E’ importante sottolinare come queste siano supposizioni e si stia ragionando meramente nel campo delle ipotesi, in particolare per quel che concerne il periodo di acquisizione delle quote.