L’amministratore delegato dell’Inter, Beppe Marotta, ha parlato ai microfoni di Sky riguardo la situazione che sta vivendo la Serie A. Bologna-Inter, con tutta probabilità, non si giocherà, ma il dirigente ha espresso chiaramente il bisogno di un protocollo data l’emergenza Covid.
Queste le sue parole:
BISOGNO DI LINEE-GUIDA: “Vogliamo stilare un nuovo protocollo, al momento c’è mancanza di chiarezza. Mancano delle linee guida tra lo sport e il ministero della salute. Spero diventi obbligatoria la terza dose di vaccino, così da non avere provvedimenti come questi”.
NUOVO PROTOCOLLO: “L’obiettivo di tutti è tutelare la salute di chiunque venga allo stadio e non. Nel consiglio di Lega si è redatto un nuovo protocollo, che verrà spiegato con un nuovo comunicato. Siamo in uno scenario di grande confusione: partite rinviate, le ASL che prendono posizioni poiché dipendenti dalla regione. Ci troviamo poi con casi come il Verona che va a La Spezia con 8 positivi e altre squadre non possono partire. C’è mancanza di chiarezza, servono decisioni chiare e unione d’intenti tra il protocollo sportivo e le decisioni sanitarie”.
SULLE ASL: “Non abbiamo gli elementi completi per stilare delle valutazioni: il Bologna era pronto a scendere in campo, ma ha subito la decisione dell’ASL che ha deciso in questo modo per tutelare la salute. Serve collaborazione, limiterei la competenza delle ASL per non creare scenari di contraddizione e confusione”.
TERZA DOSE: “Spero diventi obbligatoria la terza dose di vaccino per tutti gli addetti ai lavori. Mancano linee guida chiare, dobbiamo unirci e trovare soluzione. Nell’ambito dello sport serve la terza dose di vaccino, è fondamentale: il rischio diventa minimo, lo dicono i medici. L’andamento del campionato in questo modo avrebbe una grande fluidità, evitando confusione in questo senso”.
QUARTA ONDATA: “Questa quarta ondata ci ha preso tutti in contropiede, sia nella vita di tutti i giorni che nell’ambito sportivo. Certamente rinviare i turni in maniera completa sarebbe stato più facile, però con tante gare ravvicinate si farebbe poi fatica ad incastrare tutto.
Sicuramente va fatta autocritica, però questa ondata ci ha travolto in maniera troppo rapida per essere completamente preparati. Il contagio è stato dovuto ovviamente anche a questa sosta natalizia, però era opportuno concedere giorni di riposo ai tesserati.”