E’ un Claudio Ranieri provato ma soddisfatto quello che si presenta davanti alle telecamere dopo la vittoria ottenuta all’ultimo respiro contro il Siena: “Sapevo che avremmo sofferto ed era logico che fossi teso perché dovevamo vincere, quindi forse ho ancora lo stress pre gol, piano piano andrò sulla contentezza – spiega il mister con un sorriso – Venivamo a giocare contro una squadra che sa muoversi e chiude benissimo gli spazi. Siamo stati un po’ lenti, ma non era facile. Sono soddisfatto perché i ragazzi fino all’ultimo ci hanno creduto e abbiamo preso tre punti, questa era la cosa più importante. Per noi sono tutte gare da dentro-fuori e per risalire dobbiamo vincere contro chiunque. Questo è l’obiettivo che ci siamo posti. Un passo indietro? Non dimentichiamoci che martedì eravamo in Turchia e siamo tornati alle 6 del mattino. Poi chi è subentrato aveva bisogno di prendere il passo giusto. Oggi, contro il Siena, che fa anche della corsa la sua arma principale, noi fino all’ultimo abbiamo ragionato e cercato il varco giusto. Questa è stata la vittoria del lavoro, del sacrificio“.
Successivamente l’allenatore nerazzurro ha speso parole importanti per Luc Castaignos: “È un ragazzo in gamba, lo sostengo da quando sono arrivato. Sta crescendo e avrà un gran futuro. Il suo ruolo naturale è quello di attaccante, fa movimenti da centravanti, ma può giocare anche da esterno. Bisogna valutare bene, di partita in partita: chiedo dei sacrifici ai ragazzi, che non stanno giocando in un’Inter che gira alla perfezione, ma stanno giocando perché l’Inter giochi alla perfezione”. Passando agli obiettivi stagionali, a Ranieri viene chiesto quanto sia importante per il club nerazzurro centrare l’accesso alla prossima Champions: “È importantissimo, è uno dei nostri obiettivi. L’obiettivo più realistico è comunque vincere sabato contro l’Udinese, che vive un momento d’oro. Sappiamo che siamo indietro, andiamo avanti gara dopo gara, i sogni fanno bene, ma i nostri devono essere concreti, passo dopo passo”.
Non poteva mancare una domanda sugli infortuni: “Stiamo facendo degli studi. Lavoriamo sempre con la palla, al massimo 90 minuti, con molta tattica. Credo che gli infortuni siano anche causa di malanni precedenti. Stiamo gestendo molto, per esempio Coutinho è stato preservato. Chi è fuori tornerà quando avrà recuperato la miglior condizione, non voglio più perdere nessuno. Per quanto riguarda gli assenti, è vero che ci mancano tanti campioni, ma è importante che chi gioca si metta a disposizione della squadra. Sappiamo tutti che Sneijder inventa cose importanti nella zona più difficile del gioco, ma in questo momento non c’è e dobbiamo sopperire con altre soluzioni e altri giocatori”.
Infine, chiusura sul mercato: “Ci sono i nostri addetti ai lavori che stanno monitorando tutto. Tevez? È stata una simpatica battuta… – sorride il tecnico – E’ vero che c’è un gap tra campioni e giovani, ma noi stiamo facendo di tutto per far crescere i nostri ragazzi. La rosa dell’Inter è competitiva. Se poi ci sarà qualcosa da prendere, sono sicuro che il nostro presidente non si tirerà indietro”.