Nel 2017 quando l’Inter lo ha acquistato per circa 30 milioni è arrivato a Milano tra i mugugni, perché pagato troppo.
Ci ha messo poco a conquistare tutto il mondo Inter, con una stupefacente umiltà e un’invidiabile determinazione.
Milan Skriniar la maglia dell’Inter se l’è cucita addosso fin dal primo giorno, e l’ha onorata ogni qualvolta l’abbia indossata.
Milan Skriniar ha rispettato la maglia dell’Inter quando ha deciso di restare a Milano e riprovarci dopo un anno difficile, per poi prolungare il suo contratto. Un atto d’amore in un calcio malato.
Milan Skriniar è stato il baluardo dell’Inter Campione d’Italia, in un’annata iniziata con un possibile addio e conclusa da leader del muro nerazzurro eretto con i suoi fratelli Stefan e Alessandro.
Milan Skriniar nel silenzio generale è arrivato ad un livello di prestazioni talmente elevato, e talmente continuo, che probabilmente nessuno sta notando.
Milan Skriniar è l’unico nerazzurro che non sbaglia una partita. Perché un momento di flessione è capitato a Brozovic, a Barella, a Bastoni. Ma a Skriniar no. Mai.
Milan Skriniar nelle due sfide contro il Liverpool ha giganteggiato contro Salah, Mane, Firmino, Jota e chiunque altro gli sia passato da vicino.
Milan Skriniar sotto la Kop ha dominato davanti a Virgil Van Dijk, probabilmente il miglior difensore al mondo.
Milan Skriniar ad Anfield ha dimostrato di poterlo diventare il miglior difensore al mondo. Forse gli manca solo un pizzico di esperienza, ma è solo questione di tempo.
Milan Skriniar è orgoglio, è interismo, è amore, è passione.
Milan Skriniar è l’Inter.
Peppe Cervellera