Diego Milito parla alla Gazzetta dello Sport della corsa scudetto, del derby di Coppa Italia e, principalmente, dell’Inter.
Qui di seguito l’estratto dell’intervista:
E’ davvero così? Chi va in finale orienta anche il discorso scudetto?
“Non ho dubbi. Il derby ti lascia sempre qualcosa dentro, in positivo o negativo. Abbiamo visto tutto quello che ha passato l’Inter dopo la sconfitta di febbraio. Sarà così anche stavolta”.
In fondo l’Inter del Triplete si alimentò proprio dei successi, uno dopo l’altro.
“Non ho mai creduto alla storia della stanchezza, alle competizioni da privilegiare. Le vittorie danno una carica in più, a me è accaduto questo. Se riesci ad andare in finale, è logico che si acquisisca maggiore fiducia e autostima per lo sprint in campionato“.
Come ci arriva l’Inter a questa partita?
“Ora bene. Ha ripreso la marcia, il periodo negativo è alle spalle, la partita con la Juve ha segnato una svolta, le prove successive lo hanno dimostrato“.
Come si spiega l’altalena di rendimento nerazzurra?
“Me la spiego con la Champions: le partite in Europa comportano un dispendio notevole di energie nervose. L’Inter è stata protagonista, si è giocata la qualificazione con il Liverpool, poi è andata in difficoltà, una specie di contraccolpo psicologico“.
In una volata come questa quale è l’aspetto decisivo?
“La concentrazione, le partite si giocano sui dettagli“.
Come si gestisce la pressione?
“Mai guardare il calendario, il focus deve essere sulla partita successiva, sennò si sprecano energie inutili. Chi lascia meno punti per strada vince lo scudetto“.
Cosa faceva Mourinho per tranquillizzarvi in quegli ultimi due mesi infernali?
“Sai cosa deve fare un leader? Trasmettere serenità. Era tranquillo con noi, ma elettrico fuori. L’Inter ora può avere un vantaggio sul Milan“.
Ovvero?
“Il fatto di aver vinto lo scorso anno“.
Chi è l’uomo chiave di questo periodo nerazzurro?
“Brozovic è fondamentale, quando è mancato si è visto“.
Pensa che le voce societarie intorno al Milan possano incidere negativamente sulla squadra?
“No, non in questa fase“.
Lei conosce bene Lautaro: cosa pensa del suo nervosismo e delle voci di cessione?
“Deve restare sereno, è un periodo importante per lui e per il club. Non ho cambiato idea sui lui: lo reputo straordinario“.
Ibrahimovic deciderà se smettere a fine stagione. Quand’è che un campione capisce che è finita?
“E’ un discorso molto personale, ognuno deve trovare la risposta dentro sè stesso. Lottare contro il tempo è impossibile“.
In definitiva: dove si deciderà questo derby?
“Dentro le due aree, semplice“.