Game over a San Siro. Inter-Roma è il quarto passo falso stagionale di una stagione già da dimenticare. Come già accaduto negli scorsi mesi i nerazzurri si illudono con il vantaggio momentaneo per poi vedersi ribaltare il risultato per l’ennesima volta.
Altra gestione rivedibile da parte di Simone Inzaghi: la partita, di fatto, finisce sull’1-1 siglato da Dybala. Il tecnico nerazzurro non cambia, non cerca di riportare la gara sui binari giusti e il risultato che ne consegue è facilmente prevedibile.
L’Inter Inzaghiana ammirata lo scorso anno non esiste più. Il mister sembra non leggere più le gare: Lazio, Milan, Udinese e Lazio. Quattro partite con avversari ostici sbloccate dall’Inter terminate tutte con lo stesso esito. L’inizio dei nerazzurri contro la Roma non è nemmeno stato dei peggiori e questo aggrava la situazione: alla squadra di Inzaghi basta poco, pochissimo, per gettare tutto via. Una squadra senza forza mentale.
La stagione sembra già indirizzata verso il baratro a inizio ottobre, già finita prima di iniziare. Una partenza così pessima, con quattro sconfitte su otto non la si vedeva dalla stagione 2011/12, quando sulla panchina nerazzurra si avvicendarono Gasperini prima e Ranieri poi.
Inzaghi, dopo il bellissimo calcio mostrato lo scorso anno sembra essere andato nel pallone. E nessuno, a partire dalla squadra, cerca di aiutarlo. Sempre gli stessi errori, sempre le stesse amnesie, specie difensive, i soliti cali mentali. E sulla mente dei giocatori è complicatissimo agire, molto più che aggiustare questioni tecnico-tattiche.
L’Inter sembra essere tornata quella del pre-Conte: assuefatta alla sua mediocrità, assuefatta alle sconfitte. Un passo indietro che ha del clamoroso, viste le ultime tre stagioni. L’impressione è che qualcosa si sia spezzato, forse irrevocabilmente, dopo il derby di febbraio dello scorso anno. È forse lì che l’Inter di Inzaghi è finita, con la mazzata finale ricevuta a Bologna a fine aprile.