Dopo i fatti di Inter-Sampdoria legati alla morte di Vittorio Boiocchi, la Questura di Milano ha scelto di usare il pugno duro nei confronti degli ultras nerazzurri.
Dopo i quattro Daspo per aver costretto i tifosi ad abbandonare il secondo anello verde all’intervallo della partita, la Questura ha imposto anche il divieto di accesso ed esposizione di striscioni, bandiere, megafoni e tamburi nella Curva Nord.
Stop al tifo, arriva il comunicato della Curva Nord
Non si è fatta attende la risposta della Curva Nord, arrivata attraverso un comunicato sui propri canali social:
“Mercoledì prossimo, in occasione di Inter Bologna, la Curva Nord non potrà portare allo stadio il solito materiale. Vietati dalle questura: striscioni, bandieroni, tamburi e megafoni… Al di là dei divieti, per noi sarà comunque l’occasione per tornare a fare quello che meglio ci riesce e più ci compete: INCITARE LA SQUADRA. Anche perché siamo convinti che è proprio quello che Vittorio vorrebbe. Il tifo non si ferma quindi. Il tifo ci sarà e sarà più forte di prima. Chiediamo quindi a tutti gli interisti del secondo anello verde di vestirsi di neroazzurro (maglietta squadra o altro) e di indossare una sciarpa per colorare ugualmente il settore. Uniti, fieri, mai domi. Avanti Interisti, Avanti Curva Nord“.