A poche ore dalla finale dell’Europeo Under 21 che si disputerà domani alle 18 contro la Spagna, Francesco Bardi, portiere di proprietà dell’Inter ed estremo difensore della baby Italia allestita da Devis Mangia, ha parlato ai microfoni de La Gazzetta dello Sport: “Cerco di ispirarmi a Gigi Buffon – spiega il numero uno azzurro –. Per me è sempre il portiere più forte del mondo. Quanto c’è di mio in questa conquista della finale? Un ventitreesimo. Tutti stiamo dando un contributo. E non lo dico per ruffianeria”.
“L’Under sta dimostrando il vero valore dei giovani italiani. Che è molto alto. In questo momento storico sarebbe buona cosa puntare su di noi. Spero che cambi la mentalità. Possiamo dire la nostra in un campionato di Serie A, come fanno tutti i coetanei stranieri che abbiano affrontato e battuto. La difesa meno considerata dell’attacco? Perché noi stiamo tutti in B”.
Parlando di mercato e di futuro, Bardi ammette: “Non mi ha chiamato nessuno. Ma spero che mi seguano. Mi lasciano tranquillo, poi si parlerà del futuro. Ce ne sono tanti altri dell’Inter qui. Per quanto mi riguarda, penso che la politica della società nerazzurra sia di darmi la possibilità di giocare e fare esperienza. E io lo preferisco. Se è una squadra di A, ovvio, è meglio”.
In chiusura, un giudizio sui compagni di reparto: “Donati è una sicurezza. Avete visto come ha domato Ola John e fermato chiunque gli capitasse a tiro?!?! Bianchetti è onnipresente, è dappertutto e arriva dappertutto. Un momento è al centro, un secondo dopo è a chiudere sulla fascia. Caldirola è fondamentale perchè riesce a trasmettere la sua tranquillità a tutto il reparto. Non a caso è il capitano. Biraghi è tra i più giovani ma mostra già sicurezza e palla al piede ha l’eleganza del centrocampista”.