Montagne russe. L’Inter questa stagione è così. Sonore vittorie contro grandi avversarie come Barcellona, Milan e e Napoli e clamorose cadute contro squadre di ben altra caratura.
Dopo aver neutralizzato il Milan campione d’Italia in Supercoppa l’Inter crolla a San Siro contro l’Empoli nella più classica delle frittate alla nerazzurra.
Inter-Empoli, il de profundis della stagione: l’ennesima caduta rovinosa
Inter-Empoli rischia di essere il de profundis della stagione. La squadra di Inzaghi soffre il palleggio e le ripartenze dei toscani in 11 vs 11, figurarsi con l’uomo in meno. Dopo l’espulsione di Skriniar la situazione frana rovinosamente e definitivamente.
Il primo cambio scelto da Inzaghi peggiora, se possibile, la partita, gettando nella mischia un Bellanova allo sbaraglio per il solito impalpabile Correa. Il secondo tempo è un inno all’auto-distruzione. Mancano le idee, manca l’ordine: il gol di Baldanzi è la naturale conseguenza dell’ennesima prestazione senza anima dell’Inter.
Siamo al giro di boa, metà stagione giocata e il bilancio è pessimo. 19 partite 6 sconfitte, 1 pareggio e 12 vittorie. 37 punti totali, 13 punti dal primo post. 38 gol fatti, 25 subiti, così come la Fiorentina 11esima. 3 gol subiti in più dell’Empoli e del Lecce. 9 punti in meno rispetto ad un anno fa. Prima stagione in quattro anni in cui l’Inter è fuori dallo lotta scudetto dopo appena metà stagione.
L’Inter vince le partite che si preparano da sole, vince le partite in cui parte da sfavorita. Frana quando deve confermarsi, frana quando prende sotto gamba gli impegni. Un’alternanza imbarazzante per una squadra di vertice come i nerazzurri. Le disamine tattiche sono quasi diventate superflue: ci sono enormi problemi di testa, che a questo punti appaiono irrisolvibili.
La rosa dell’Inter non è certo perfetta, ma non rende quanto vale. Non è più una coincidenza, l’alternanza tra le prestazioni diventa una costante della squadra che sta tornando nella mediocrità di qualche stagione fa. Diventa quasi stucchevole commentare la stagione attuale perchè il copione è sempre lo stesso: montagne russe.