Ultimo giorno utile per preparare l’importantissima, dopo La Spezia ancor di più, sfida di Champions League contro il Porto.
Dopo la sconfitta di venerdì sera contro i liguri, in casa Inter si è creta una sorta di frustrazione e nervosismo. Ennesimo esempio della discontinuità degli uomini di Simone Inzaghi, incapaci di concretizzare e vincere in trasferta senza sofferenza.
Questa settimana sarà importantissima per il futuro e il prosieguo di questa stagione e i nerazzurri hanno la possibilità di ripartire proprio dalla prossime due sfide (Porto e Juve) per ritrovare fiducia.
A parlare del momento non eccezionale della squadra, ci pensa un ex allenatore nerazzurro che all’Inter è molto legato, ossia, Andrea Stramaccioni.
Stramaccioni: “Atteggiamento Inter non da grande squadra!”
Andrea Stramaccioni ha rilasciato un’intervista a La Gazzetta dello Sport dove ha parlato della sua ex squadra.
Magari vado controcorrente, ma non è ora di fare processi. L’Inter è in un momento troppo importante della sua stagione: ha due partite ideali per girare il trend e fare qualcosa
di molto importante.
C’è un problema oggettivo sul rendimento esterno, ma Bologna e Spezia sono sconfitte molto diverse. A Bologna l’Inter non è riuscita a giocare da Inter, con lo Spezia, invece, ha giocato un grandissimo primo tempo, ai limiti della perfezione: otto occasioni nitide con un rigore sbagliato, giocando benissimo.
C’è un denominatore comune nelle due sconfitte. Quando subisce un episodio negativo, meritato o meno, la squadra ha un contraccolpo troppo forte per essere una big. Perde le distanze, il filo conduttore. Comincia uno stato di nervosismo che non aiuta a rimettere la partita sui binari giusti. Se vuoi vincere il campionato, non puoi permettertelo
Qui il confine è sottile. Ok, è un problema mentale. Ma poi si va a riflette sull’organizzazione
in campo e affligge quello che la squadra non riesce più ad esprimere. Mi spiego: non è che sei nervoso ma costruisci. Il nervosismo genera una empasse tecnico-tattica, che poi diventa pure confusione. Una volta può capitare a tutti, ma all’Inter è successo troppe volte e così diventa un grande problema
Poi, sulla partita di domani contro il Porto, dice:
Ci si gioca una stagione, ma ci metto anche la gara di domenica contro la Juve. È il momento in cui tutte le energie negative vanno rovesciate e confluite sui prossimi impegni.
E sono sicuro che l’Inter lo farà nel calciole cose cambianovelocemente, questa settimana per l’Inter è decisiva. Poi, dovesse andare male, ci sarà tempo e modo per fare processi. Ora il popolo nerazzurro deve stringersi intorno alla squadra: entrare tra le otto migliori squadre
d’Europa sarebbe fondamentale per il futuro. E poi, se batti la Juve, puoi blindare il posto per la prossima Champions
Sulla bravura dell’Inter nelle gare da dentro o fuori
La mia analisi è duplice: da una parte c’è lo spessore dei calciatori, che è di altissimo livello.
Quindi l’Inter in questi appuntamenti, dal punto di vista di performance individuale che
poi costituisce quella collettiva, difficilmente sbaglia. E poi sono convinto che l’Inter sia molto più adatta alle partite in cui l’avversario gioca a viso aperto come contro Napoli o Barcellona, o nei derby: qui l’Inter c’è sempre stata e mi ha impressionato. E, anche per questo, io sono molto fiducioso in ottica Oporto
Infine, dice:
L’Inter è una squadra che vive un lungo periodo di frustrazione per l’ultimo campionato perso in circostanze quasi clamorose, per un episodio… E nella stagione in cui doveva riacciuffarlo, si trova a distanza considerevole dalla vetta. Nei giocatori di grande personalità, abituati a vincere e a lottare per grandi obiettivi, ha generato atteggiamenti non positivi. Ma ora, ripeto, c’è solo da trasformare l’energia negativa incaricapositiva:inuna settimana può cambiare tutto