Caso razzismo, per Abodi: “Quello che è accaduto a Torino è insopportabile”

L’incontro di martedì sera valido per la semifinale di Coppa Italia tra Juve e Inter continua a far parlare di sé per via della discussione generata dagli insulti razzisti indirizzati dai tifosi juventini ai danni di Romelu Lukaku, il quale ha risposto con un’esultanza polemica.

Su questa vicenda è intervenuto anche il ministro dello Sport Andrea Abodi, che ha deciso di parlare anche di altre vicende come gli scontri tra ultras sull’autostrada A1, la curva dell’Inter svuotata dopo la morte di un ultras e il caso plusvalenze che ha colpito la Juve.

Su questi ultimi eventi, il ministro ha dichiarato: “Quello che è successo in questi mesi impone un maggiore impegno delle istituzioni sportive e non solo. Dobbiamo liberare gli stadi e il calcio dalla delinquenza e dalla criminalità. Lo stadio deve essere delle famiglie, dei bambini, dei tifosi che rispettano le leggi. Il razzismo e l’antisemitismo vanno contrastati nell’immediatezza. Quello che è accaduto l’altra sera a Torino e che accade in tanti stadi è insopportabile. Bisogna anche riprendere a investire sull’educazione in una prospettiva di medio-lungo periodo“.

Abodi: “Divieto di trasferta una sconfitta”

Abodi intervista razzismo
Abodi intervista razzismo

Sempre sulla vicenda razzismo, Abodi ha confermato che: “Venerdì scorso abbiamo avuto
un incontro tecnico con il ministro dell’Interno Piantedosi, abbiamo deciso di elaborare un piano di attività e iniziative da condividere con Figc e leghe per rendere sempre più efficace l’azione di contrasto a ogni forma di inciviltà e violenza
“.

Il ministro ha parlato anche degli scontri ultras che hanno caratterizzato la cronaca sportiva degli ultimi mesi: “L’ordine pubblico è un tema delicato, va al di là del calcio. Le ragioni culturali e sociali non vanno sottovalutate, ma di fronte ad atti di teppismo, delinquenza e criminalità bisogna agire di conseguenza, prima di tutto con la prevenzione. È del tutto evidente che il divieto di trasferta, comunque, sia una sconfitta, ma dovremo impegnarci tutti perché non sia definitivo“.

Infine, Abodi ha spiegato la sua posizione sul vietare le trasferte: “È una decisione che viene presa dopo un’attenta analisi. Dobbiamo avere piena fiducia in chi gestisce l’ordine pubblico“.

Gestione cookie