La squadra nerazzurra dopo il meritatissimo trionfo contro il Benfica in Champions League che ha spiazzato tutti, tifosi compresi, deve tornare a vincere in campionato dove la vittoria manca dal 2-0 rifilato al Lecce il 5 marzo.
Per l’ennesima volta in questa stagione gli uomini di Inzaghi dimostrano una bipolarità sportiva, un continuo di montagne russe impressionanti; ogni volta in cui il baratro sembra ad un passo questa squadra dimostra di avere 7 vite come i gatti.
Le parole dell’ex presidente nerazzurro
Di imprese in Champions League se ne intende sicuramente l’ex presidente dell’Inter Massimo Moratti che ha riportato la squadra e soprattutto la società nerazzurra sul tetto d’Europa con lo storico triplete del 2010 con José Mourinho in panchina.
L’ex patron interista ha rilasciato un’intervista al quotidiano Libero in cui parla di suo padre, del rapporto con Silvio Berlusconi e di un paragone illustre tra due attaccanti formidabili.
Di seguito le sue parole:
Cosa ha cercato di copiare da suo padre?
“La determinazione nelle decisioni, il sapere di essere da solo quando le prendi e assumertene la totale responsabilità, ma quello che papà mi ha lasciato come eredità è stata sicuramente la sua immensa umanità, il suo essere disponibile con tutti. Era un uomo con un grandissimo carisma ed estremamente simpatico. Mi ha trasmesso la capacità di cercare di ottenere il massimo attraverso queste sue qualità che ho cercato di fare mie”.
A proposito di mecenati, che rivalità c’era con il Milan di Berlusconi?
“La rivalità fra di noi è stata una delle spinte che mi ha portato a cercare di far bene. Quando sono arrivato alla presidenza dell’Inter, il Milan era al massimo della sua espressione e ho dovuto cercare di fare in modo che anche la mia squadra fosse allo stesso livello, se non superiore. Con Silvio Berlusconi c’è stato un rapporto di innegabile rivalità calcistica ma di grande simpatia. Appena presi l’Inter ricordo che cercò di mettermi in guardia dicendomi che il Milan gli costava un sacco di soldi. Io inizialmente non ci credevo che fosse una cosa così onerosa e invece in realtà aveva ragione lui. A spingermi di andare avanti è stata la passione, il forte senso del dovere. Una volta presa quella decisione non me la sono sentita di abbandonare tutto e cambiare idea. Non fa parte di me. Ho quindi deciso di andare avanti cercando di dare il massimo.
Su l’attuale presidente del Monza continua così:
Berlusconi ha vinto tutto! Come si può non stimare un uomo così? Si possono utilizzare metodi diversi ma era utile per me cercare di capire come facesse a vincere così tanto. Credo che l’umiltà di capire cosa ti succede intorno sia fondamentale. Berlusconi ha certamente cambiato i parametri economici presenti nel calcio italiano. Da quando è arrivato sono iniziati a crescere i valori delle squadre di calcio e le spese sono aumentate. Del resto quando alzi la qualità, non la alzi soltanto perché sei un poeta ma devi intervenire economicamente”.
Meglio Ronaldo o Van Basten?
“Io credo che Ronaldo sia stato il giocatore più forte che si è presentato in Italia nel dopoguerra“