La tournée giapponese dei nerazzurri è ormai nel vivo, e dopo la partita contro l’Al-Nassr, domani ci sarà quella col PSG di Skriniar.
Tra gli uomini più attesi, in questa parentesi estiva nella terra del Sol Levante, c’è sicuramente Marcus Thuram; il figlio d’arte col numero 9, è a tutti gli effetti uno degli acquisti più importanti di questa sessione di calciomercato per i tifosi nerazzurri.
Il francese quest’oggi ha rilasciato un’intervista a La Gazzetta dello Sport, parlando di sé e delle sue prime impressioni sul mondo Inter:
“Il mondo Inter me lo aspettavo proprio così: una grande squadra, una società organizzata e allenamenti di qualità, adoro esserci”.
Poi quando gli si chiede la differenza fra calcio tedesco e italiano:
“Il calcio è calcio ovunque, specialmente ad alti livelli, solo che qui c’è più attenzione alla tattica“.
Thuram e la confidenza con il gol
Poi viene punzecchiato sulla sua, presunta, poca efficacia sotto porta:
“L’anno scorso è stata la mia prima stagione da centravanti, questo è il ruolo che preferisco, posso stare vicino alla porta, attaccare lo spazio e far gol, parlerò con i gol, è il mio lavoro”.
Successivamente, gli si è riportata alla mente una sua vecchia frase in cui disse di voler diventare più forte di Lukaku:
“Rispetto a quando lo dissi sono cresciuto molto, dico solo che noi due siamo differenti, lo rispetto, ma io sono altro“.
Parole molto decise quelle del classe ’97, che, a qualche settimana dal suo arrivo in nerazzurro, sembra essersi inserito molto bene nell’ambiente, e ora desidera solo sbloccarsi davanti alla porta, in modo da poter iniziare a mostrare ai propri tifosi di cosa è capace.