Milan Skriniar ha raccontato come è nata la trattativa con il club parigino e quali siano state le sue intenzioni fin da subito.
Domani alle ore 12 l’Inter affronterà il Paris-Saint Germain nell’ultima amichevole in terra giapponese. Uno dei nuovi acquisti dei francesi in questa sessione di mercato è stato proprio quel Milan Skriniar soffiato a parametro zero ai nerazzurri. Il difensore slovacco era uno degli idoli della tifoseria e il suo addio, arrivato dopo il rifiuto del rinnovo di contratto, non è andato giù a moltissimi sostenitori nerazzurri. Nelle ultime ore direttamente dal Giappone Skriniar ha parlato delle sue sensazioni in queste prime settimane nella squadra parigina e di come sia nata e poi proseguita la trattativa nel corso degli scorsi mesi.
Skriniar dimentica l’Inter: “Fin dai primi contatti non c’erano dubbi”
A poche ore di distanza dalla sfida contro la sua ex squadra, Skriniar ha concesso un’intervista ai colleghi francesi de Le Parisien. Nel corso di questa chiacchierata il difensore classe 1995 ha pronunciato un paio di frasi che potrebbero fare molto piacere ai tifosi del PSG ma al contempo faranno anche soffrire la maggior parte dei sostenitori dell’Inter. L’ex Sampdoria ha infatti espresso tutto il suo amore per la formazione parigina:
“Abbiamo iniziato a parlare l’anno scorso, è vero! A volte però ci vuole un po’ di tempo prima che le cose si realizzino. Ma è così, finalmente sono a Parigi e ammetto di essere molto contento. Ci ho sempre creduto, anche se ci è voluto parecchio tempo. Fin dai primi contatti non c’erano dubbi sulle mie intenzioni, volevo venire a Parigi. Ora sono qui e penso che sia fantastico”.
Le parole di Skriniar testimoniano quindi il fatto che nell’ultimo anno l’Inter non avrebbe mai avuto la possibilità di rinnovare il contratto con il suo numero 37. Il difensore slovacco, stando alle sue dichiarazioni, ha scelto immediatamente il PSG come sua prossima squadra una volta ricevuta la loro proposta la scorsa estate. Un rammarico in più per i tifosi nerazzurri che tanto si erano affezionati a lui per le due doti difensive e la sua grinta.