5 luglio 1975. Esattamente 38 anni fa nasceva Hernan Crespo, grande bomber argentino e secondo miglior marcatore della storia della Seleccion con 35 reti (meglio di Diego Armando Maradona e al pari di Lionel Messi), preceduto solo da Gabriel Omar Batistuta (56 gol).
Centravanti dotato di grande carisma e fiuto del gol, ha indossato per la prima volta la casacca nerazzurra nella stagione 2002-2003, acquistato dalla Lazio per formare una coppia da sogno con Christian Vieri (tandem capace di realizzare 43 reti nell’arco della stagione, regalando all’Inter il secondo posto finale in classifica, ndr). Poco prolifico durante quella stagione in campionato (7 gol), Crespo si rivelò però determinante nelle notti di Champions League siglando ben 9 reti che portarono l’Inter a un passo dalla finale di Manchester (nerazzurri eliminati dal Milan in semifinale dopo due pareggi, ndr).
Ciò nonostante, il feeling con l’allora tecnico nerazzurro Hector Cuper non sbocciò e l’estate successiva Hernan divorziò inaspettatatamente dall’Inter per approdare al Chelsea del neo-proprietario Abramovich. Diversi anni dopo in un’intervista disse: “Cuper preferì Ventola e Kallon e spinse per una mia cessione. Io piangevo alla Pinetina! Non potevo credere dopo solo un anno di abbandonare questo magnifico ambiente“.
L’occasione del riscatto si presentò tre anni dopo quando Moratti, durante l’estate 2006, decise di dargli ancora fiducia: sotto la guida di Roberto Mancini, Valdanito risultò una pedina importante per la conquista dei 3 scudetti e 2 Supercoppe italiane durante il suo triennio di permanenza nerazzurra (in particolare, nella prima stagione del ciclo vincente del tecnico di Jesi, quando fu premiato come capocannoniere della squadra con 20 centri totali).
La sua avventura interista si è chiusa con un bottino di tutto rispetto: 117 presenze e 46 gol. E non manca un po’ di nostalgia per i colori nerazzurri: “I gol sono un po’ come i tuoi figli – spiega Hernan –. Sono sempre impressi nella tua mente, difficile dire il più bello o il più importante. Ma se proprio devo sceglierne uno dico l’ultimo in maglia nerazzurra contro il Chievo a Verona. L’ultima grande gioia della mia carriera all’Inter. In quell’occasione non giocavo da parecchio titolare e fare gol andando sotto la mia curva piena è stato pazzesco”.
Emozioni indimenticabili anche per il popolo nerazzurro, innamorato di un bomber che ha sempre onorato la maglia della Beneamata e che porterà per sempre nel cuore i colori del cielo e della notte. TANTI AUGURI VALDANITO!!!
Claudio Brambilla