Mourinho scatenato: “Inter, con me avresti vinto altre 2-3 Champions”

Mourinho ricorda i suoi anni all’Inter e ovviamente non può mancare il riferimento alla Champions League vinta nel 2010.

Fino ad ora l’inizio della Roma di Mourinho ha un pò deluso tutti, arrivare a ritrovare una vittoria dopo quella contro l’Empoli non è stato facile, poi ieri sera contro il Frosinone finalmente un risultato positivo. Mourinho però si sa, in Italia avrà sempre un ricordo speciale legato all’Inter e proprio durante un intervento fatto ai microfoni di Federico Buffa Talks,  Mou è tornato a ripercorrere la sua esperienza nerazzurra e il Triplete vinto con l’Inter.

L’ex allenatore dell’Inter ha rilasciato qualche aneddoto su quella fantastica avventura europea che poi ha portato i nerazzurri ad alzare la coppa dalle grandi orecchie.

Mourinho torna a parlare dell’Inter: le parole

“Se perdiamo siamo fuori, se pareggiamo siamo ancora vivi ma dobbiamo prendere un risultato a Barcellona. Ricordo che avevo detto che a fine partita non dovevamo piangere né stare con le mani in faccia, quello che stavamo facendo dal punto di vista emozionale non era niente, ho detto ai miei che saremmo tornati felici o morti di stanchezza, non morti di rimpianti e tutte queste storie qua”.

Sicuramente un allenatore che sa come tranquillizzare uno spogliatoio prima di una partita importante.

Mourinho ricorda l'Inter
Mourinho e l’esperienza all’Inter (lapresse) spaziointer.it

Poi il portoghese ha continuato:

“Abbiamo rischiato tutto, quando abbiamo segnato potevamo accontentarci del pareggio e giocarci tutto a Barcellona, ma l’inerzia era lì e quando c’è l’inerzia questa gioca una parte importantissima nel calcio”.

Alla fine del suo intervento Mourinho ha fatto anche una dichiarazione che sicuramente avrà fatto piacere a tutti colori che quell’anno hanno visto l’Inter vincere tutto quello che si poteva:

“Qualche volta noi allenatori facciamo i fenomeni, ma alle volte le cose accadono perché fai in modo che accadono, hai giocatori bravi e di personalità, giocatori che tu potevi pressare ai limiti e loro ti rispondevano sempre. Se fossi rimasto altri 2-3 anni con quella squadra, avremmo vinto più di una Champions come dice sempre Marco Materazzi”.

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