Yann Bisseck, difensore dell’Inter, ha rilasciato alcune dichiarazioni in cui ha svelato diversi retroscena riguardo alla sua trattativa e al suo rapporto con Simone Inzaghi.
Il calciatore tedesco, arrivato alla corte di Simone Inzaghi quest’estate ha espresso alcune considerazioni ai microfoni di Geissblog in cui ha messo in luce tutto il suo orgoglio nel vestire la maglia nerazzurra. Ha parlato, inoltre, del suo ambientamento in Italia e di quanto ci tenga a calarsi interamente nel nuovo modo nerazzurro, a partire dalla lingua: “Devo ancora imparare l’italiano, ma lo capisco in gran parte perché parlo francese, e questo ha molte somiglianze. Non appena avrò imparato la lingua, mi sentirò completamente a casa qui“.
Bisseck ha firmato un contratto di ben 5 anni, con l’obiettivo di crescere in un ambiente in cui la tensione è ai massimi livelli ma nonostante ciò ha ben chiaro il progetto di evoluzione che gli è stato promesso: “Naturalmente all’inizio devo avere pazienza, lavorare per inserirmi e imparare un po’ perché sono uno dei giocatori più giovani della rosa”.
Il classe 2000 è molto ambizioso e non vuole nascondersi affatto. Il suo valore di mercato è di 5 milioni ma ciò che si augura è sicuramente di far salire le sue quotazioni grazie alle ottime prestazioni che ha in mente di offrire. Non è un caso, infatti, che le sue parole siano alimentate da una forte personalità: “Il piano è che io diventi uno dei migliori difensori al mondo”.
Il rapporto con Inzaghi e l’esordio a San Siro
Per quanto riguarda il rapporto con il mister, l’ex difensore dell’Aarhus ha sottolineato quanto sia esigente nel lavoro in allenamento e sull’inserimento in prima squadra di un calciatore così giovane. Di seguito quanto dichiarato: “Già all’inizio degli allenamenti ho notato che dovevo prima mettermi alla prova e che non potevo nemmeno pensare di giocare. Prima dovevo dimostrare in allenamento che ero un’alternativa per il suo gioco. Non ero abituato a questo“.
Sull’esordio in Serie A contro il Monza a San Siro: “San Siro è già uno stadio straordinario. È stato davvero travolgente quanto siano rumorosi i fan e quanto siano appassionati. Ero davvero felice di giocare coi tifosi che ci sostenevano così”.