L’Inter ha prevalso sull’Atalanta. I nerazzurri milanesi hanno avuto la meglio su quelli bergamaschi, ma per il quotidiano Scamacca si è imposto nel duello a distanza con Thuram.
Viaggio a vele spiegate. L’Inter ha ormai intrapreso la giusta rotta e nel nubifragio di Bergamo ha prevalso nel test di maturità contro l’Atalanta. Gli uomini di Inzaghi si sono imposti da grande squadra, sapendo valutare i momenti giusti per colpire e soffrire una volta vulnerata la difesa orobica. Con il tempo i nerazzurri di Milano stanno acquisendo sempre più consapevolezza dei propri mezzi. Ma, oltre che a livello collettivo, un calciatore in particolare sta vivendo la stagione della definitiva consacrazione. E la gara del “Gewiss Stadium” ne è stata l’ennesima dimostrazione.
Anche ieri la prestazione di Lautaro Martinez si è rivelata da leader, non solo grazie al gol, ma anche a colpi di prestigio che hanno fatto strabuzzare gli occhi ai sostenitori interisti presenti a Bergamo. Attualmente l’argentino ha una media gol impressionante: 1,09 a partita, per un totale di 12 reti in undici apparizioni. Numeri da bomber vero, qualifica che fino a qualche anno fa non veniva attribuita al Toro. Parte del merito dell’exploit del 10 va attribuita anche al nuovo partner d’attacco, Marcus Thuram. Il francese si è subito ambientato in Italia ed è già nel cuore del popolo interista.
Atalanta-Inter, Lautaro ancora leader ma Thuram non brilla
Il numero 9 si è rivelato un attaccante completo, capace non solo di siglare gol decisivi ma anche di aiutare la squadra nella manovra offensiva. Anche ieri l’ex Borussia Moenchengladbach è partito dal primo minuto al fianco di Lautaro, ma la performance è stata un po’ sotto le aspettative. E, come affermato da “Il Corriere della Sera” il duello tra centravanti con Gianluca Scamacca è stato vinto dall’azzurro. L’ex Sassuolo e West Ham non solo ha riaperto i giochi dando alla propria squadra la speranza vana di rimontare (sebbene l’1-2 è ritenuto irregolare dal quotidiano milanese per il fallo di Lookman su Dimarco), ma ha anche contribuito alle trame di gioco di Gasperini.
Al contrario, il figlio d’arte è stato più volte braccato dalla retroguardia atalantina e non è riuscito a replicare la prova convincente offerta contro la Roma. Il Corriere ha inoltre specificato come alla Dea sia mancato un pizzico di fortuna per provare a riagguantare una gara che sembrava compromessa dopo il raddoppio interista.