Non si spengono i riflettori sulla questione stadio a Milano. Nell’incontro di oggi, il sindaco della città Sala parlerà chiaro a Inter e Milan.
Una questione che ormai tiene banco da molto tempo, fin troppo. A differenza di Roma però c’è una speranza. Una luce in fondo al tunnel che fa pensare che alla fine qualcosa effettivamente si farà.
Mentre il Milan sembra orientato sempre più verso San Donato Milanese, nell’hinterland della città, per un impianto innovativo che secondo i progetti dovrebbe aggirarsi attorno ai 70’000 posti, l’Inter di Steven Zhang rimane cauta e valuta non solo la zona di Assago, ma tiene viva una speranza per il rilancio di San Siro.
Ad oggi, nulla sembra esser stato deciso e nessuna strada sembrerebbe realmente imboccata, ecco perché il sindaco di Milano, Beppe Sala, proverà nella giornata odierna ad insistere su questo tema.
San Siro ristrutturato e modernizzato: il sindaco Sala non molla
Proprio così. Come confermato dalla Gazzetta dello Sport, il primo cittadino sembra non voler mollare la presa sulle due squadre e nella giornata odierna un nuovo incontro servirà a plasmarli proprio su questo tema.
Nonostante soprattutto i rossoneri sembrino più che indirizzati verso altri lidi, l’idea è quella di proporre uno studio di fattibilità dei lavori di ristrutturazione che non impedirebbe alle squadre di giocare nello stesso impianto. Per far breccia nei cuori dei plenipotenziari milanisti e interisti Sala avrebbe convocato nell’incontro di oggi anche i vertici della società Webuild, la società che si è offerta di lavorare al progetto.
Una riunione che sa tanto di ultimatum quella che avverrà oggi. La presenza di tutti i protagonisti non è un caso, l’intento primario sarà centrato su far trapelare il risparmio che entrambe le società avranno scegliendo l’opzione San Siro invece che costruire un nuovo impianto. Poi, secondo aspetto non meno importante il valore di trovarsi in città e lo smacco di vedersi relegati fuori dalle mura milanesi soprattutto per un aspetto simbolico del brand.
Proprio per questo saranno ore decisive quelle che ci aspettano, anche se pervade la sensazione che ancora una volta i discorsi su una decisione definitiva si faranno più avanti.
La squadra di Simone Inzaghi ora, non deve farsi distrarre da queste voci burocratiche e di minor rilievo rispetto all’obiettivo primario, la conquista della seconda stella e la finale di Champions League. Se per il campionato sembra ormai questione di tempo, l’appuntamento di Madrid, valido per l’accesso ai quarti di finale dev’essere affrontato con la massima convinzione e questo a società lo sa.