Direttamente dal ritiro di Pinzolo, Andrea Ranocchia ha rilasciato un’intervista esclusiva ai microfoni di Sky Sport 24. Ecco le sue parole, riportate integralmente da inter.it:
Innanzitutto Andrea come stai a livello fisico e come hai iniziato il ritiro?
“Sto bene, ho la testa preparata, mi sono allenato e ho recuperato anche dai vari acciacchi che mi hanno un po’ condizionato la scorsa stagione e adesso stiamo lavorando benissimo, stiamo faticando però è giusto così in questo periodo”.
Hai la sensazione, da questi primi dieci giorni di ritiro, che ci sia stata una scossa soprattutto a livello fisico data da Walter Mazzarri e anche tatticamente state provando cose nuove?
“Sì, sicuramente, si vede anche dall’entusiasmo che c’è nella gente. Lo stadio è sempre pieno e questa cosa ci aiuta, stiamo lavorando tanto e il Mister sta cercando in questi giorni di farci entrare in testa i suoi concetti, le sue linee guida, stiamo cercando di dare il massimo e prepararci a una grande annata”.
Quale deve essere la cosa che la squadra deve assolutamente cambiare quest’anno per non ripetere il brutto finale della scorsa stagione? Se ne dovessi dire una quale evidenzieresti?
“I sessanta (ndr, sorride) infortuni che abbiamo avuto l’anno scorso sicuramente hanno condizionato perchè siamo arrivati a un punto nel quale eravamo dodici ragazzi della prima squadra e poi tutti Primavera. Quindi era praticamente impensabile fare bene a quel punto lì. Sicuramente occorrerà gestire meglio gli infortuni e sperare di non averne”.
Con Stramaccioni avevi un ottimo rapporto, sei rimasto dispiaciuto per come sono andate le cose? Che cosa ti ha lasciato la scorsa stagione dentro?
“Mi è dispiaciuto perchè quando va via un allenatore è un fallimento per tutti, dalla prima all’ultima persona che fa parte di una squadra. Però è andata così, mi porto dietro le cose positive e cerco di non sbagliare le cose che sono andate male l’anno scorso”.
Come hai trovato Walter Mazzarri? Lo conoscevi, te ne avevano parlato?
“Non lo conoscevo personalmente, però me ne parlava Christian Maggio in Nazionale, me ne ha sempre parlato benissimo e si sta rivelando un’ottima nota positiva in questo inizio di ritiro, quindi speriamo di continuare bene come abbiamo iniziato questi giorni e di imparare il prima possibile i concetti che si porta dietro”.
Avevi mai lavorato e sudato così tanto all’inizio di una stagione?
“Avevo lavorato tanto con Antonio Conte ai tempi dell’Arezzo, era molto simile il tipo di lavoro, ma è giusto così, è giusto lavorare tanto, faticare tantissimo ora e faticare meno durante l’anno”
La cosa più importante che ti ha detto Mazzarri, visto che singolarmente ha parlato con tutti?
“Preferisco tenermelo per me però diciamo che nei colloqui ha fatto capire molto bene i concetti tattici che vuole. Le altre cose le tengo per me”.
A livello personale come stai affrontando il ritiro? L’anno scorso eri arrivato in una condizione simile, poi ha scalato gerarchie e sei stato tra i migliori del ritiro oltre che titolare della squadra. Adesso tutte le voci che si sentono ti condizionano o senti che finirà come lo scorso anno?
“Ogni anno per me è così, ogni anno inizio il ritiro sempre con i dubbio che mi riguardano sul restare o andare via però, come ho sempre detto, la professionalità che ho dimostrato da quando ho iniziato a giocare fino a oggi è rimasta intatta. Il mio contratto scade nel 2015 e da lì non si sfugge. Il mio pensiero è quello di rimanere qui e di fare bene anche perchè andare via da qui avendo vinto solo una Coppa Italia sarebbe una sconfitta personale che non voglio”.
Quanta voglia hai di rimanere all’Inter e di ripagare i tifosi dell’affetto che ti stanno dimostrando in questi giorni?
“Sì, ho voglia di ripagarli, è quello sarebbe il fallimento se dovessi andare via. Il pensiero è di ripagare questo affetto che i tifosi mi stanno dimostrando”.
Questa squadra può tornare già a lottare per lo scudetto?
“Personalmente ci spero perchè una squadra come l’Inter deve puntare a quello quindi lavoriamo duro come stiamo facendo e dobbiamo prepararci a un anno difficile perchè tutte le big si sono rafforzate. Sarà un bel campionato”.
Ishak Belfodil e Mauro Icardi possono diventare attaccanti da Inter?
“Sono due giocatori di grande talento, sono giovani e, vedendo questi primi allenamenti, hanno voglia di imparare, di mettersi a disposizione quindi sono arrivati con la mentalità giusta per questa squadra. E’ quello di cui abbiamo bisogno e spero anche che impareranno da Milito e da Palacio, attaccanti esperti, che hanno vinto e che possono sicuramente dare loro una mano per crescere”.
Cosa spera Andrea Ranacchia per questa stagione che a livello di Nazionale vi porterà al Mondiale e a livello di club deve segnare la rinascita dell’Inter?
“Quello che ho imparato è che comunque la Nazionale viene di conseguenza a quello che fai con il club quindi in questo momento penso a fare benissimo all’Inter, spero di prepararci bene per fare un grandissimo campionato e spero di andare ai Mondiali”.
La promessa che puoi fare ai tifosi?
“Di dare tutto quello che ho, come ho sempre fatto e come sempre farò”.