L’ex difensore nerazzurro ha rilasciato alcune dichiarazioni circa una questione molto accesa in questi giorni: il futuro di San Siro.
Dopo la sosta per le Nazionali, che ha fermato per la prima volta il campionato di Serie A 2024/2025, l’Inter di Simone Inzaghi tornerà in campo questa sera alle ore 20:45 contro il Monza dell’ex rossonero Nesta. Nerazzurri e monzesi scenderanno in campo allo U-Power Stadium: l’Inter potrà approfittarne del pareggio della Juventus per allungare a +2 sui bianconeri, mentre il Monza è a caccia della prima vittoria stagionale, dopo aver ottenuto due pareggi e una sconfitta.
Nel frattempo, in questi giorni di pausa della Serie A, è tornata a tener banco la questione San Siro: da diversi anni, ormai, lo stadio di Milano è al centro di accesi dibattiti circa il futuro della struttura e di conseguenza di Inter e Milan, i due club che attualmente usano San Siro come campo da gioco per i match casalinghi. San Siro è di proprietà del comune di Milano e la volontà dei due club milanesi è anche quella di avere uno stadio di proprietà, in linea con i grandi club europei che negli ultimi anni si stanno costruendo la propria struttura.
San Siro, Mandorlini contro la decisione di non giocare più lì
Negli ultimi giorni, il dibattito legato al futuro di San Siro si è fatto sempre più intenso, ma la definitiva soluzione sembra essere ancora attualmente lontana. Quello che è certo è che la struttura difficilmente verrà ristrutturata, per questo Inter e Milan stanno pensando di intraprendere una strada autonoma.
Sul tema è intervenuto anche l’ex difensore dell’Inter, Andrea Mandorlini, che a San Siro ci ha giocato dal 1984 al 1991. L’attuale tecnico, al momento svincolato, ha lasciato alcune dichiarazioni al quotidiano Il Giorno-Milano circa la questione legata a San Siro. Queste le sue parole:
Non giocare più a San Siro? Penso sia abominevole, uno dei più grossi errori che si possano fare. Non ci posso credere. San Siro è la culla del calcio italiano e milanese, è la Scala del calcio: mi auguro che non succeda.
L’ex nerazzurro dunque non è d’accordo sulla possibile decisione di non giocare più tra le mure di uno dei storici stadi italiani ed europei, protagonista non solo di partite di calcio, ma anche di grandi eventi musicali. Il calcio attuale, però, richiede anche l’ammodernamento delle strutture e San Siro non è in grado di garantire ciò.