Niente finale di Champions a San Siro: “Inevitabile”, Inter e Milan avvisate

La decisione sulla Champions a San Siro è stata inevitabile. Inter e Milan, sono avvisate sul futuro dello stadio, di seguito le novità

L’Inter dopo la delusione del derby perso contro il Milan, deve subito voltare pagina. Nella giornata di ieri, la squadra di Simone Inzaghi è tornata ad allenarsi sui campi di allenamento. Si lavora, quindi, per ritrovare la vittoria, dimenticando il ko, e sfruttando al meglio la sesta giornata di campionato dove è in programma la partita contro l’Udinese. Infatti, i nerazzurri giocheranno sabato alle ore 15.00 al Bluenergy Arena.

Se la squadra è concentrata sul campo, la proprietà dell’Inter lavora, invece, sul futuro di San Siro attraverso dialoghi tra il sindaco di Milano, Beppe Sala, ma anche con la Uefa. Negli ultimi giorni, però, è uscita la notizia ufficiale sulla revoca della finale di Champions League 2027 a Milano.

Futuro San Siro, le ultime novità

Dopo la notizia sulla revoca della finale di Champions League è arrivato il commento sia del segretario generale della Uefa, Giorgio Marchetti, ma anche del sindaco Beppe Sala. Di seguito sono riportate le loro parole.

Le ultime novità sul futuro di San Siro
Le ultime novità sul futuro di San Siro (LaPresse)-spaziointer.it

Giorgio Marchetti nel corso di un’intervista rilasciata al Giornale Radio Rai ha affermato che la nomina per la finale di Champions League 2027 era stata sospesa in attesa della conferma o meno nel caso in cui lo stadio di San Siro sarebbe stato sicuramente sgombro da lavori. Dal momento che l’amministrazione comunale di Milano non è stata in grado di confermare l’assenza di lavori che impattino in qualche modo la capienza dello stadio e dei suoi dintorni, è evidente che non si è potuto assegnare la finale.

Per questo motivo, spiega Marchetti, che la Uefa riaprirà un processo di candidature nei prossimi giorni.

“Se l’Italia vorrà partecipare, proponendo una sede compatibile e disponibile nel 2027, potrà farlo. Ma noi dobbiamo per forza passare da un processo di candidature. Milano è una grande sede, San Siro è uno stadio iconico: è ovvio che non fa piacere non poter procedere, ma l’assegnazione era subordinata alla conferma che lo stadio sarebbe stato disponibile.

La finale di Champions, infatti, è un evento molto importante, esigente e non è compatibile con i lavori in corso. Inoltre, afferma che si è preoccupati per gli stadi italiani.

“Sappiamo che ci sono delle cose che devono succedere, speriamo succedano”.

Il Sindaco Sala, invece, ha dichiarato all’evento promosso dal quotidiano Il Giornale ‘La Grande Milano. Dimensione Smart City’ che è stato lui stesso a parlare con la Uefa.

“Perché se chiede la garanzia che non ci siano lavori a San Siro come faccio a darla? Pragmaticamente non si poteva fare diversamente. A meno che qualcuno si prenda la responsabilità di dire che è impossibile che là ci siano lavori. Ma questo negherebbe il percorso che stiamo facendo con Inter e Milan.”

Il sindaco afferma che tutto dipenderà dal percorso che stanno facendo con le due squadre. Il contratto di affitto di Inter e Milan per San Siro ha una scadenza che è giugno del 2030 quindi è chiaro che se non vogliono rimanere lì non possono presupporre un rinnovo.

“Se decidono quindi di realizzare i loro stadi a San Donato e a Rozzano devono essere sicuri di averli pronti per quella data perché noi non possiamo rimanere con il cerino in mano, ma dobbiamo cercare di vendere San Siro ai grandi promoter dei concerti.”

Questo perché si potrebbe creare un danno a un bene della comunità. Inoltre, Sala sottolinea che se invece lo vogliono ristrutturare in questo caso sarebbero tutti felici.

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