Caos Ultras, Inter ancora nella bufera: “Atteggiamento ambiguo”

Nuovi aggiornamenti arrivano in casa Inter in seguito del caos degli Ultras, di seguito la bufera che vede l’atteggiamento ambiguo dei nerazzurri

La partita di ieri sera, in Champions League, vinta dall’Inter per 4 a 0 è un momento di luce in una settimana abbastanza complicata. Il motivo riguarda le decine di misure cautelari e perquisizioni avvenute nei confronti di persone indagate. Tutte sono riconducibili alle tifoserie delle due squadre milanesi, a vario titolo per associazione per delinquere, con l’aggravante del metodo mafioso, estorsione, lesioni ed altri gravi reati.

Infatti sono state adottate 19 misure cautelari. Le due squadre non risulterebbero essere indagate. Dovranno, però, fornire alla magistratura spiegazioni sui rapporti con i rispettivi ultras dimostrando di non avere legami con il mondo ultrà, soprattutto per quanto riguarda la gestione dei biglietti.

Caso Ultras, atteggiamento ambiguo da parte dell’Inter

Arrivano importanti aggiornamenti per quanto riguarda il caos Ultras, dove i pm della Dda di Milano Paolo Storari e Sara Ombra scrivono, nella richiesta di custodia cautelare per gli ultrà arrestati delle due squadre di Milano, che ci fu una totale sottovalutazione del fenomeno. Questo anche e soprattutto da parte della Commissione comunale antimafia indotta in errore da Fc Inter. Di seguito riportato tutto quello che bisogna sapere.

Caso Curva Nord: totale sottovalutazione problema, Inter indusse in errore
Caso Curva Nord: totale sottovalutazione problema, Inter indusse in errore (laPresse)- spaziointer.it

La Procura, che ha svelato gli affari illeciti, le violenze, il patto tra le due curve e le pressioni sui club da parte dei capi degli ultras, fa riferimento alle audizioni del 15 marzo scorso in Commissione antimafia del Comune di Milano di due responsabili del club nerazzurro.

Queste dichiarazioni, sostengono i pm, attestano ancora una volta la totale sottovalutazione del fenomeno qui investigato e il completo scollamento della realtà dello stadio, non senza considerare alcune omissioni in mala fede.

Inoltre, si legge come i legali dell’Inter il 30 aprile hanno depositato una memoria dove si limitavano a ripetere ciò che era stato detto in sede comunale. La Procura scrive che da questa memoria emerge un dato di elevato interesse. Il Presidente della commissione comunale antimafia, attraverso una e-mail del 28 marzo, ha riferito all’Inter che l’audizione ha mostrato l’azione positiva di Fc Inter. Una cosa smentita dai fatti e che comprova ancora una volta una totale sottovalutazione del fenomeno anche da parte della Commissione comunale.

I pm, peraltro, fanno notare che l’Inter ha assunto una duplicità di atteggiamento. Uno rivolto all’interno, dove le regole organizzative vengono pretermesse. L’altro, invece, rivolto all’esterno dove le medesime regole sono oggetto di formale ossequio.

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