Riccardo Trevisani non ha più dubbi e commenta così l’ennesima grande prestazione del big nerazzurro: “Fa un altro sport”.
La cavalcata scudetto dell’Inter della scorsa stagione ha messo sotto la lente d’ingrandimento il grande lavoro svolto quotidianamente da Simone Inzaghi ma soprattutto la grande crescita di molti calciatori. Il primo nome che dovrebbe venire in mente quando si parla di crescita è sicuramente quello di Federico Dimarco.
Dopo anni vissuti in prestito, l’arrivo nel 2021 di Inzaghi sulla panchina nerazzurra permette all’esterno italiano di giocarsi le proprie carte. Carte che Dimarco si giocherà alla grande, diventando uno dei pilastri dell’Inter finalista di Champions League e campione d’Italia. A sottolineare la crescita esponenziale del classe 1997 ci ha pensato il giornalista Riccardo Trevisani, pazzo del mancino dell’esterno nerazzurro.
Inter, Trevisani in estasi per il mancino di Dimarco: “Ha traiettorie del livello di Beckham”
Riccardo Trevisani è pazzo di Federico Dimarco. Nel corso dell’ultima puntata di Fontana di Trevi, il giornalista di Mediaset ha analizzato la prestazione dell’Italia di Luciano Spalletti contro Israele, sottolineando i grandi meriti del CT azzurro dopo la terribile spedizione di questa estate ma anche la crescita esponenziale e le qualità di Dimarco, pilastro inamovibile sia per l’Inter che per l’Italia:
All’Europeo non ci credeva un po’ perché l’allenatore era entrato in un ibrido tra 3-5-2 e difesa a quattro e non era convinto né convincente e un po’ perché i giocatori fanno fatica a cambiare maniera di giocare. Di sicuro oggi vediamo una nazionale che contro il Belgio per quaranta minuti ha giocato un calcio fantastico e ha un giocatore che quando tocca la palla fa un altro sport, che è Federico Dimarco. Mette dei palloni che vede solo lui, peggio di Calhanoglu. Le traiettorie che fa fare alla palla sono del livello di Beckham e io mai avrei pensato sarebbe diventato questo, è un’arma impropria.
Qualche parola spesa anche per il grande assente delle ultime partite dell’Italia, ovvero Nicolò Barella. Anche il centrocampista nerazzurro rappresenta un punto fermo dell’Italia di Spalletti, ma con la grande crescita di Ricci e Frattesi e il ritorno dalla squalifica di Tonali Trevisani si è chiesto chi sarà ad accomodarsi in panchina per far spazio all’ex Cagliari:
Sottolineo che nelle ultime quattro partite non c’era Barella, che è uno dei top 3 della squadra. Senza Barella siamo stati la miglior versione degli ultimi tre anni. La vera domanda è se entra Barella chi esce…