Inter-Barcellona, spunta il retroscena Champions: arriva la frecciata di Snejider

L’ex centrocampista nerazzurro ha parlato di un curioso retroscena durante la sfida di Champions League nell’anno 2010. 

Wesley Sneijder ha iniziato ad indossare la maglia dell’Inter nell’estate del 2009, quando il club di Viale della Liberazione lo ha prelevato dal Real Madrid per 15 milioni di euro. Lascia l’Inter nel 2013, quando viene messo ai margini della rosa dopo che il club nerazzurro gli chiede una riduzione dell’ingaggio: l’Inter incassa 7,5 milioni di euro dalla sua cessione, per conto del Galatasaray.

Al centrocampista olandese l’Inter ha consegnato la maglia numero 10 e la scelta è stata fin da subito premiata: Sneijder è subito decisivo a partire dalla prima stagione, mettendo in campo prestazioni da vero big e leader. Alla prima stagione in nerazzurro, l’olandese colleziona 41 presenze e 8 gol con la maglia dell’Inter. Decisivi anche molti dei suoi assist: i tifosi nerazzurri ricorderanno sicuramente l’assist nella finale di Champions League contro il Bayern Monaco per il primo dei due gol di Diego Milito. Alla sua prima stagione in nerazzurro, Sneijder conquista lo Scudetto, la Champions League, la Supercoppa Italiana, la Coppa Italia e il Mondiale per Club.

Sneijder non le manda a dire a Busquets: le parole

Dopo aver appeso gli scarpini al chiodo nell’estate del 2019, Sneijder ha intrapreso la carriera da opinionista su più emittenti. Ospite a Ziggo Sport, l’ex centrocampista olandese ha rilasciato alcune dichiarazioni riguardo Sergio Busquets, ex centrocampista del Barcellona, affrontato sia con la maglia del Real Madrid sia con la maglia dell’Inter.

Sneijder provoca Busquets
Snijder Busquets LaPresse spaziointer.it

Sneijder non le manda a dire allo spagnolo, rivelando un piccolo retroscena accaduto durante il ritorno di semifinale di Champions League tra Barcellona e Inter, con i nerazzurri che all’andata si erano imposti per 3 a 1. Queste le sue parole:

Dopo aver battuto il Barcellona per 3 a 1 in casa, siamo dovuti andare al Camp Nou: dopo 28 minuti, Motta ha colpito Busquets e lui ha cominciato a rotolarsi a terra mentre si guardava attorno per vedere se Motta prendesse il cartellino rosso. Poi subito dopo si è alzato e stava benissimo il piagnone. Appena subiva un colpo cominciava a piangere. Un tipo cattivo contro cui giocare. 

Gli animi in quella partita sicuramente erano sopra ogni limite, considerato che l’Inter stava per ottenere la finale di Champions e ogni provocazione era dietro l’angolo, per mettere i nerazzurri in difficoltà. Fondamentale anche il comportamento dei calciatori nerazzurri, che hanno resistito e si sono portati a casa addirittura il titolo.

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