Marotta non ci sta: “Spero che la UEFA intervenga”, poi sul tema stadio

Inter pronta per lo Young Boys: Beppe Marotta chiama in causa la UEFA prima del calcio d’inizio.

L’Inter torna di scena in Champions League. I nerazzurri di mister Simone Inzaghi sono chiamati a dare seguito alle recenti vittorie andando a caccia del punteggio pieno in occasione del match in Svizzera contro lo Young Boys.

I campioni d’Italia cercano la quinta vittoria di fila, nonché il terzo risultato utile consecutivo in questa campagna europea dopo il trionfo interno con la Stella Rossa. Per ora, sono quattro i punti inanellati sin qui dall’Inter in questa prima parte di Champions League, frutto del pareggio in casa del Manchester City e del successo interno contro la Stella Rossa. Prima della gara con lo Young Boys, ha parlato Beppe Marotta. Il presidente ha voluto lanciare un appello alla UEFA.

Marotta chiama in causa la UEFA

Beppe Marotta è stato molto schietto e senza veli nel corso della sua intervista ai microfoni di Sky Sport. Il presidente dell’Inter ha interpellato la UEFA su un argomento in particolare: “Campo sintetico? È sicuramente molto insidioso, speriamo che non si faccia male nessuno. Sarà difficile giocarsi, tra l’altro tutti i nostri giocatori non sono sono più abituati a giocare su campi del genere. È una particolarità di questo club, va rispettata. Tuttavia, mi aspetto un intervento della UEFA in questo senso. Lo spettacolo è garantito nel momento in cui gli strumenti che tu utilizzi sono di alta qualità, giocare su un campo sintetico porta a delle problematiche che possono causare danni”.

Sui cambi di formazione: “Nascono dal tour de force che rappresenta questo ciclo di partite. Ho sempre sottolineato che abbiamo una rosa numericamente numerosa e fatta di valori importati. È il mister che decide, siamo tranquilli. Abbiamo alcune defezioni, quindi è giusto che si applichi questo turnover”. 

Le parole di Marotta
Marotta interpella la UEFA – (LaPresse) SpazioInter.it

Sul tema stadio: “Intanto registriamo un fatto storico. Per la prima volta si sono seduti ad un tavolo due ministri, Giuli e Abodi, il sindaco di Milano e le due proprietà. È un fatto nuovo che dimostra come anche la politica ritenga importante accelerare questo percorso di creazione di nuove strutture. Abbiamo iniziato a muovere passi importanti dal momento in cui è arrivata Oaktree. La nuova proprietà ritiene strategico l’asset stadio, che può generare nuovi ricavi e un grande senso di appartenenza e fidelizzazione, garantendo un impianto moderno che abbia altre attività in settimana”.

Sul Derby d’Italia: “Pensiero alla sfida con la Juventus? Nessuno. Il Derby d’Italia ha un coinvolgimento particolare, ma non credo sia determinante per la vittoria del campionato. Stasera avremo delle insidie contro una squadra imprevedibile, di valore. Serve l’atteggiamento mentale per affrontare nel modo giusto questo tipo di squadre”.

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