In Germania segnali positivi da Icardi, Guarin e Campagnaro. Ma urgono ancora rinforzi

Inter vs Amburgo analisiIl pareggio ottenuto all’Imtech Arena contro l’Amburgo per 1-1, tutto sommato ha lasciato soddisfatti gli addetti ai lavori dalle parti di Appiano Gentile, Mazzarri in primis. Proprio l’allenatore toscano, a margine della partita, si è mostrato compiaciuto della prova: “Sinceramente oggi pensavo che la squadra facesse più fatica, siamo stati bravi. Dispiace aver subito gol in quel modo nel secondo tempo, nell’unica vera occasione che mi sembra sia stata concessa agli avversari. La cosa importante è la prova della squadra che ha giocato bene, è ripartita bene e non era facile perché loro nel primo tempo pressavano alti. Sono contento della crescita di questo gruppo”.

Certo, non stiamo certo raccontando di una prestazione mastodontica di una squadra che ha schiacciato l’avversario nella propria metà campo per tutto il corso della partita, ma Cambiasso e compagni sono riusciti a controllare per lunghi tratti la partita, creando diversi grattacapi a Drobny.

Il più pericoloso è stato come sempre Rodrigo Palacio, anche se questa volta non è stato letale. Il Trenza ha sbagliato almeno un paio di nitide occasioni da gol, ma il suo contributo pare essere sempre indispensabile alla causa nerazzurra. Se l’ex Genoa non è riuscito a gonfiare la rete dei tedeschi, stessa cosa non si può dire di Mauro Icardi, già letale dopo appena 2′ di gioco. Il ventenne di Rosario, si è finalmente sbloccato dopo qualche amichevole vissuta sul filo dell’anonimato, probabilmente a causa del duro lavoro imposto da Mazzarri in allenamento a cui Maurito non era abituato.

Dopo il gol si è visto solo a sprazzi, ma si sa, in una squadra come l’Inter, una volta che la butti dentro, sei già a metà dell’opera. Ancora una volta è apparso convincente Fredy Guarin da mezzala, ruolo in cui si trova perfettamente a suo agio. Rispetto alle ultime uscite, invece, un passo indietro per Ricky Alvarez, il quale ha faticato ad irrompere prepotentemente nel match. Partita dopo partita, la sensazione rimane quella che per sviluppare al meglio il credo calcistico di Mazzarri basato sul 3-5-2, siano necessari esterni di livello. Senza nulla togliere a Pereira e soprattutto Nagatomo, entro la fine del mercato dovranno arrivare rinforzi per galoppare a dovere sulle corsie laterali.

Salvo qualche leggerezza, buona prova della difesa, in cui Ranocchia sembra più a suo agio quando piazzato al centro tra due marcatori come Juan Jesus e Campagnaro. Proprio l’ex Napoli, che conosce alla perfezione gli automatismi della difesa a tre, è stato autore di una prestazione sontuosa. Non ci siamo espressi su Handanovic, ma ormai è anche difficile trovare nuovi aggettivi per descrivere i suoi interventi. Semplicemente fantastico.

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