In casa Inter il club sta vivendo un momento chiave della stagione ma intanto c’è un grosso rimpianto da risolvere.
L’Inter di Simone Inzaghi è ormai da tempo alla ribalta del campionato italiano. Due scudetti negli ultimi quattro anni (il primo sotto la gestione di Antonio Conte) e una squadra che gioca benissimo e che viene considerata tra le migliori in Europa. Il lavoro dell’ex tecnico della Lazio è stato spettacolare, Inzaghi ha rivalutato giocatori in sordina ed ha preso leadership di una squadra che ha avuto difficoltà economiche ma che ha fatto piuttosto bene ed ha ottenuto risultati praticamente senza mercato.
Mercato Inter, un dato parla chiaro
Nell’ultima sessione di calciomercato l’Inter ha fatto il minimo indispensabile, ha ceduto in prestito giocatori poco utili attualmente alla causa, come Buchanan e Palacios e preso in prestito Zalewski, esterno ormai ai margini della Roma. Per Inzaghi il compito si profila arduo, dovrà rivalutare un giocatore da tempo ormai in difficoltà e il debutto nel derby (con assist) ha testimoniato quanto il tecnico abbia fiducia in lui.
Allo stesso tempo abbiamo visto le rivali del club nerazzurro. Squadre indietro in classifica ma che disputano come l’Inter più competizioni: la Juve ha preso Kolo Muani e diversi giocatori in difesa, il Milan ha rivoluzionato la rosa e fatto colpi importanti come Walker, Joao Felix e Gimenez mentre l’Inter ha fatto praticamente nulla, o poco nulla.
Inter, la lezione per il futuro: non si può più rischiare
Poi c’è il Napoli che ha ceduto Kvaratskhelia e non ha investito, ma lo farà probabilmente in estate e già nella scorsa ha rinforzato in maniera importante la rosa. L’Inter si porta avanti ormai da un anno e mezzo con il problema attaccante: il club aveva l’obiettivo di cedere prima Arnautovic e Correa e poi trovare il sostituto ma ciò ha comportato che la squadra è ‘ai lavori forzati’ con i soliti noti da mesi.
Lautaro Martinez e Thuram hanno fatto tantissimo nell’ultimo anno, ben oltre alle previsioni iniziali, ma Taremi finora si è rivelato qualcosa di inferiore alle aspettative, e l’Inter di fatto non ha vere riserve. Campionato, coppa Italia, Supercoppa, Champions League con il nuovo più lungo format e Supercoppa Europea: fare tutta la stagione con solo Lautaro e Thuram e con Taremi come unica riserva (che non convince) è un rischio enorme, specialmente con la paura di possibili infortuni.
L’Inter ha provato con questo rischio e la speranza è che alla fine pagherà (e non costerà uno scudetto), ma in estate non si può più osare. Stop ai rischi e agli affari rischiosi, serve comprare una punta di livello e fare un investimento importante: Castro o piste alternative, ma stop ai rischi, l’Inter ne ha corsi fin troppi e spesso è andata anche piuttosto bene.