Stasera il derby d’Italia. Le parole di Inzaghi sulle condizioni di Calhanoglu e in particolare Thuram in esclusiva per Dazn.
Intervistato in esclusiva dai microfoni di Dazn, l’allenatore dell’Inter Simone Inzaghi, ha fatto il punto sulla partita che li attende questa sera a Torino, contro la Juventus di Thiago Motta. In particolare, il tecnico campione d’Italia si è concentrato sulle condizioni fisiche di Marcus Thuram e Hakan Calhanoglu.
Il primo è ancora in forte dubbio per il match di questa sera. Il secondo, invece, è disponibile ma non al meglio, dopo aver rimediato svariati acciacchi nell’ultimo periodo.
Inzaghi preoccupato per Thuram. Calhanoglu in crescita
Diretta la domanda al tecnico italiano sulle condizioni del francese, pedina fondamentale per il gioco dei nerazzurri: “Thuram sente ancora dolore – ha dichiarato a Dazn Simone Inzaghi – In questi giorni ha lavorato a parte. Non sappiamo se riusciremo a recuperarlo, ma speriamo di si. Per noi è un giocatore troppo importante”. Nel frattempo l’Inter recupera Arnautovic, altra alternativa nel reparto offensivo, e anche Federico Di Marco e Denzel Dumfries al rientro dalla squalifica.
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E sulle condizioni di Calhanoglu invece: “Hakan ha avuto qualche problema fisico di troppo nel corso della stagione. Nulla di grave, però questo non gli ha permesso di lavorare con continuità. Ecco perché ora è un po’ indietro di condizione – ha commentato l’ex tecnico della Lazio, che poi ha espresso però il suo ottimismo per le prossime uscite – Ultimamente ha già fatto spezzoni di partita ad alto livello. Sono convinto che nelle prossime settimane migliorerà a vista d’occhio”.
Il derby d’Italia è molto importante ma allo stesso tempo Inzaghi non vuole correre rischi con i suoi big, in primis Thuram e dopo la Juve ci sarà una stagione ricca di impegni. Non si può assolutamente sbagliare e i tifosi sperano in una vittoria che a Torino è tutt’altro che agevole visto tra l’altro una tradizione sfavorevole.
L’Inter dovrebbe giocare con la formazione tipo con Acerbi che partirà molto probabilmente dal primo minuto, preferito ancora una volta a De Vrij, tornato dietro nelle gerarchie.