Nella notte italiana (ore 00:30) andrà in scena a Miami il primo derby d’Italia della stagione: di fronte ci saranno Inter e Juventus e quando lo scontro coinvolge queste due squadre, di amichevole c’è poco e niente.
Vincere è l’imperativo che muove le due società e sono diversi i motivi a sostegno: bisogna trionfare innanzitutto per evitare l’ultimo posto nella Guinness International Champions Cup, che non fa mai piacere, anche se si tratta di calcio d’agosto.
Conquistare una vittoria è d’obbligo anche perché, sino ad ora, il cammino statunitense delle due formazioni non è stato per nulla positivo: i nerazzurri hanno dovuto cedere di fronte al Chelsea (2-0) e al Valencia (4-0), dimostrando non poche difficoltà dal punto di vista tattico e atletico, mentre i bianconeri hanno perso contro l’Everton ai rigori e contro i Los Angeles Galaxy, rimediando un pesante 3-1.
Bisogna vincere anche (e soprattutto) perché sulla panchina dei due club ci sono due uomini che non si “amano” e ultimamente sono stati protagonisti di battute al veleno, un botta e risposta al fine di difendere il proprio operato e la propria personalità.
Bisogna vincere per evitare figuracce, insomma.
Le reazioni che hanno accompagnato il post partita nelle ultime due gare disputate sono state differenti: da un lato, Conte ha spronato in maniera veemente i suoi giocatori accusandoli di esser poco “affamati” ed avvertendoli che in una situazione simile rischierebbero di veder sfumare tutto ciò che di buono hanno costruito ed ottenuto nelle ultime due stagioni. Dall’altro lato, Mazzarri ha difeso a spada tratta i suoi, definendo la disfatta contro il Valencia una logica conseguenza del duro lavoro fisico ed atletico a cui sono sottoposti i giocatori dal primo giorno di ritiro ad oggi.
Questa sera sarà una partita diversa da quella vista negli ultimi giorni. Gli stimoli tra chi scenderà in campo e chi sarà in panchina saranno sicuramente più forti e di certo le formazioni in campo saranno le migliori a disposizioni dei due tecnici, proprio perché l’orgoglio dei “sergenti di ferro” primeggerà su qualsiasi altra cosa. Del resto, dopo essersi punzecchiati a distanza con dichiarazioni non proprio di stima, la battuta finale spetterà al campo, almeno per ora…
Mirko Patera