L’Inter si appresta a ritornare in Italia dopo una tournée americana fatta di luci e ombre: tre sconfitte e un pareggio (trasformatosi poi in vittoria grazie alla lotteria dei rigori contro la Juventus) è il bilancio finale degli uomini guidati da Walter Mazzarri.
Chi, invece, con un giorno d’anticipo rispetto ai compagni di squadra è già rientrato a Milano è Javier Zanetti, pronto per continuare il suo programma di recupero: “Adesso sto meglio – ha esordito il capitano nerazzurro davanti ai microfoni di SkySport24 che lo attendevano all’aeroporto di Malpensa – Voglio recuperare bene dall’infortunio e poi tornare a dare il mio contributo. Il tendine risponde bene, la prossima settimana ho un controllo e, se tutto va bene, tornerò a correre. Ne avrei avuto voglia ultimamente, ma il dottore mi ha frenato un po’; è giusto così, perché devo recuperare al meglio”.
Nonostante la sua indisponibilità, il fresco quarantenne di Buenos Aires ha voluto trascorrere un po’ di tempo vicino al gruppo interista oltreoceano: “Queste tournée sono dure, però ci servono per crescere. Veniamo da un anno negativo e c’è tanta voglia di tornare in alto. Sappiamo che c’è tanto da lavorare e vogliamo farci trovare pronti per quando i punti in palio saranno importanti. I miei compagni stanno lavorando bene, il mister li sta facendo sudare tanto ma credo che serva perché dobbiamo essere pronti già per la partita di Coppa Italia, e poi per il campionato, dove speriamo di tornare in alto “.
Dopo diciotto anni trascorsi con la stessa maglia addosso, El Tractor rappresenta il simbolo vivente dei colori nerazzurri: “Per me l’Inter è una famiglia. Devo solo dire grazie ai tifosi, a Moratti e a tutti quanti. So delle trattative avanzate con Thohir, ma resto della mia opinione: Moratti è l’Inter e lui ci sarà sempre; e proprio insieme al presidente valuterò a fine stagione se continuare a giocare oppure assumere un ruolo da dirigente. Ho sempre voluto vincere con l’Inter e anche in passato, quando ho avuto qualche offerta come dal Real o Barcellona, non ho mai cambiato idea. Il tempo mi ha dato ragione “.
Dal quel lontano 1995, anno del suo arrivo in Italia, Javier ne ha conosciuti di grandi calciatori ma di dubbi su chi sia il più forte di tutti ne ha pochi: “Il migliore con cui ho giocato è sicuramente Ronaldo, qui all’Inter era al top. Ma la squadra più forte resta quella del Triplete. Con Mourinho ci sentiamo ancora, ma non facciamo paragoni con Mazzarri: sono diversi. Il nuovo tecnico ha le sue idee e noi le seguiremo, sperando di vincere con lui come fatto con Mou. Certamente si può dire che lavoriamo diversamente rispetto al recente passato“.
Nelle prime amichevoli si è messo in mostra Ricardo Alvarez che, grazie a della buone prestazioni, sta scalando posizioni nelle gerarchie del nuovo allenatore della Beneamata: “Spero tanto che questo possa essere il suo anno – ha concluso Zanetti -. Ricky ha tutto per fare bene e credo che in questa stagione potrà dimostrare tutto il suo valore“.