La tribulata storia d’amore (e odio) tra Pablo Daniel Osvaldo e la Roma si è conclusa nel weekend e ieri l’attaccante italoargentino è stato presentato dal Southampton: “Non vedevo l’ora di scappare da Roma, non ce la facevo più. Sono andato via perché non sopportavo più l’ambiente in cui stavo vivendo. A Roma una parte dei tifosi mi ha trattato malissimo e non capisco perché sia andata così. Ho dato tutto alla maglia della Roma, e sono stato ricambiato male da una parte della tifoseria. A Roma troppa gente si fa condizionare dalle radio e da alcuni giornali. Mi avevano preso di mira. Ogni cosa era colpa mia. Ma i problemi che ho avuto con la Roma non coinvolgono l’Italia e la Nazionale. Amo l’Italia perché è un Paese che mi ha accolto come un figlio, e nel quale mi trovo bene. La stessa cosa vale per la Nazionale. Spero di ritrovare la serenità che avevo perduto negli ultimi tempi e di giocarmi al meglio le mie chanche. Alla maglia azzurra ci tengo”.
“Ho voluto il Southampton per tre ragioni. Primo: è il club che mi ha cercato di più. Secondo: sono contento di ritrovare Pochettino. È un grande tecnico e un fantastico motivatore. E’ un uomo che apprezza e rispetta il mio lavoro, cosa che mi è mancata negli ultimi anni, e spero di ripetere con lui i livelli dei tempi dell’Espanyol. Terzo: mi piace l’idea di giocare nella Premier. E’ sempre stato un sogno per me misurarmi in questo campionato. Per uno che viene da Spagna e Italia, è fantastico il rispetto che c’è in questo Paese nei confronti dei giocatori. Del Southampton, in particolare, conosco Ramirez, con il quale quest’estate ho disputato una gara benefica negli Stati Uniti”.