Vigilia speciale per Fabio Liverani, che domani alle 18 farà il suo esordio da allenatore in Serie A nel match che vedrà il suo Genoa opposto all’Inter di Walter Mazzarri.
Un debutto che avverrà in uno degli stadi più prestigiosi del mondo, ma il tecnico rossoblu non sembra patire l’emozione: “Per noi sarà un banco di prova importante per vedere a che punto siamo – spiega in conferenza stampa –. Ci aspetta una bella partita, un avversario di livello, uno stadio stupendo. Non potevo sognare esordio in un contesto diverso. I giorni passano, le conoscenze aumentano, c’è tanta strada da fare. Non sarà un inizio agevole, è poco ma sicuro”.
“L’Inter? E’ una squadra nuova come la nostra, con giocatori che possono indirizzare il match. Giocano in casa e il pronostico li premia. Il campo, come sempre, dirà. Vedo un campionato con sette od otto squadre a lottare per obiettivi ambiziosi. Altre dodici o tredici, tra cui noi, a combattere in un torneo nel torneo. Se dovessimo perdere, non ne farei un dramma. Dovessimo centrare un risultato positivo, non mi esalterei. Non ho il piacere di conoscere Mazzarri, ma a lui rivolgo i miei complimenti. Le sue sono squadre che hanno identità, giocano a calcio, ottengono risultati”.
A proposito dell’undici da schierare contro i nerazzurri, Liverani spiega: “La formazione scaturisce dal lavoro svolto in settimana. Qualche dubbio c’è. Non sarà molto diversa dall’ultima, ma qualcosa modificheremo. Sotto l’aspetto tattico l’identità è questa, lavoriamo su uno o due moduli. Più dei numeri fini a se stessi, conta l’interpretazione. Cercheremo di coprire i difetti e, se ne saremo capaci, giocare su quelli degli avversari. Evitando di offrire profondità e ripartenze, conoscendo le loro caratteristiche. Si può sviluppare gioco in vari modi, cercando di mantenere gli equilibri”.