Intercettato all’uscita dagli uffici della Saras, Massimo Moratti ha risposto alle domande dei giornalisti presenti. Ecco la versione integrale delle sue dichiarazioni, riportate da inter.it:
Presidente, Fiorentina e Roma diranno se l’Inter è da scudetto?
“Ma no, è talmente presto e sono le prime partite. Siamo contenti che siamo partiti bene, c’è un clima molto buono e l’allenatore ha confermato le sue qualità. I giocatori ne hanno confermate alcune e altri le hanno fatte capire. Siamo soddisfatti di questo ma, partita dopo partita, è chiaro che speriamo di crescere sempre”.
C’è stata una partenza più positiva del previsto? C’è stata anche un’incredibile rigenerazione di alcuni giocatori…
“Sì, decisamente. I risultati sono lì. Il talento personale di alcuni giocatori è venuto fuori e si vede più chiaramente. Sono più che affidabili, stanno svolgendo molto bene il loro compito prendendosi le responsabilità e stando nell’ambito di un gioco prefissato dall’allenatore. Quindi sono bravissimi”.
Le faccio una domanda su giocatore che non è più all’Inter, del quale lei è stato il primo papà: mi riferisco a Mario Balotelli…
“Non voglio entrare in questa cosa, mi dispiace che abbia avuto questo tipo di reazione. Per conto mio è un giocatore che giocando, l’altro giorno, ha dimostrato delle cose incredibili, ha fatto vedere veramente una gran classe. Peccato che poi tutto sia andato in fumo, ma non do nessun giudizio, non mi permetto”.
Tutti hanno sottolineato il grande lavoro di Walter Mazzarri, la passata stagione lei aveva riconosciuto nel lavoro una delle qualità migliori di Andrea Stramaccioni e, in questo, l’aveva addirittura paragonato a José Mourinho…
“Ognuno lavora al massimo di quello che può fare, poi se uno ha dei buoni risultati è bravo”.
Tornando da Parigi aveva dichiarato che non credeva di restare presidente dell’Inter. A noi risulta un pressing di Thohir nei suoi confronti perchè lei continui a mantenere questa carica. Ci ha pensato?
“C’è tempo ancora per pensarci. Questo conferma ancor di più l’atteggiamento assolutamente amichevole di Thohir. E questo conferma che siamo due gruppi che sostengono la società, questa è la cosa principale. Non c’è un gruppo che se ne va e uno che arriva. Sono due gruppi che, come ho detto, sostengono la società, due famiglie. Questa cosa piace a Thohir e piace anche a me”.
La sua decisione da che cosa dipende?
“Lo vedremo dai”.
Thohir è entusiasta dai risultati ottenuti dall’Inter in questo inizio di stagione?
“Sì, sono contenti. Bisogna essere anche pragmatici e aspettare man mano che cosa succede”.
Il prossimo CdA sarà diverso: possiamo considerarlo l’ultimo di un certo tipo o il primo di una nuova era, o è una fase interlocutoria e c’è ancora del tempo per sistemare delle cose?
“Vestiremo tutti benissimo… (sorride, ndr). Affronteremo tutti i problemi attuali, sarà un CdA di chiarimento anche di quella che è l’evoluzione societaria. Questo senza dubbio. Poi quello che succede, succede”.