Complici le neanche 66 ore di riposo tra la partita con la Fiorentina e quella con il Cagliari, domenica Mazzarri è stato costretto ad attuare il primo vero turnover della sua avventura sulla panchina nerazzurra.
La scelta più sorprendente da parte del tecnico toscano è stata quella di lasciare a riposo Rodrigo Palacio e affidare l’attacco a Ishak Belfodil, all’esordio dal primo minuto. Il centravanti algerino, schierato come prima punta davanti ad Alvarez, ha risposto in maniera positiva alla chiamata del mister, reggendo praticamente da solo il peso del reparto offensivo e la pressione dei rocciosi difensori avversari.
Al di là del tap-in fallito a due passi da Agazzi sullo zero a zero, che avrebbe potuto dare un valore diverso alla sua prestazione, Ishak si è mosso bene su tutto il fronte d’attacco, offrendo sempre un’alternativa di passaggio ai compagni e dialogando bene con il resto della squadra. Il suo fisico gli ha permesso di emergere anche su un campo difficile come quello del “Nereo Rocco” e, dall’ingresso di Icardi in poi, il numero 7 nerazzurro ha dimostrato di potersi disimpegnare bene anche da seconda punta.
Nonostante un’incisività ancora da perfezionare, Belfodil ha fornito dunque segnali incoraggianti, meritando anche i complimenti di Walter Mazzarri a fine partita: “Palacio è unico ma anche Belfodil ha fatto molto bene. A volte succede di creare tanto senza riuscire a capitalizzare. E’ normale che i ragazzi giovani facciano più fatica“.
Con un po’ di pazienza e seguendo i consigli del tecnico toscano, Ishak potrà continuare in maniera proficua il suo percorso di crescita e ritagliarsi un ruolo da protagonista nell’Inter del futuro. Intanto Mazzarri può sorridere per l’esordio del suo numero 7, pronto a trasformarsi in un’arma in più nel prosieguo della stagione.