Sarà un’Inter orfana di due dei suoi uomini maggiormente in forma ad affrontare l’attuale capolista del campionato italiano. Due assenze, quelle di Hugo Campagnaro e Jonathan, che, se da un lato, non rappresentano alibi per mister Mazzarri, dall’altro, non consentono al mister toscano di affrontare la Roma di Rudi Garcia con due interpreti congeniali per il suo impianto tattico. Lo stesso tecnico ex Napoli ha sottolineato, in sede di conferenza stampa pre-match, quanto Campagnaro rappresenti un tassello fondamentale per i meccanismi della sua retroguardia, e della fase difensiva in genere, soprattutto in determinate partite e contro determinati avversari.
Non che Rolando abbia fatto male contro il Cagliari, ma contro una squadra schierata con 3 punte e con attaccanti esterni rapidi nelle ripartenze e nell’attacco della profondità, avrebbe fatto comodo la capacità del nazionale argentino di scalare a memoria sul lato di competenza e la sua esplosività. Anche la ritrovata verve di Jonathan avrebbe rappresentato un solido tassello da contrappore allo splendido momento di grazia che sta attraversando un Balzaretti capace, nella prima parte di campionato, di svolazzare in maniera devastante sul suo out di competenza.
Il calcio, però, non si racconta con i “se” e con i “ma” e allora Mazzarri proporrà quella che ritiene la formazione migliore per affrontare la prima della classe. Davanti a Samir Handanovic agiranno Rolando sul centrodestra, Ranocchia al centro e Juan Jesus a sinistra, quest’ultimo con licenza di scalare a sinistra per creare superiorità numerica in fase difensiva e non regalare l’uomo contro uomo all’attacco giallorosso. A centrocampo la linea a cinque sarà composta da Nagatomo (che presumibilmente si abbasserà spesso per non concedere campo a Gervinho) ed Alvaro Pereira sugli esterni, con Cambiasso play basso, Guarin intermedio destro e, probabilmente, Taider (favorito su Kovacic) come mezzo sinistro. Davanti Mazzarri dovrebbe riproporre la formula con Palacio riferimento offensivo e Ricky Alvarez a supportarlo.
Difesa rocciosa, quindi, centrocampo di corsa, sostanza, sacrificio ed attacco imprevedibile per un’Inter che vuole continuare a stupire proprio contro un’altra grande sorpresa di questa prima fase di campionato. Serivrà una gara accorta e la volontà di attaccare, indipendentemente dal numero degli attaccanti. Perchè se è vero che l’Inter ha il secondo miglior attacco ed è la squadra che ha mandato in rete il maggior numero di giocatori, significa che la pericolosità offensiva non è direttamente proporzionale al numero di attaccanti scheierati ma all’atteggiamento ed al coraggio.