Durante la puntata di “Mondo Inter”, Massimo Moratti ha risposto anche ad alcune curiosità dei tifosi: “Quali sono stati i trofei più emozionanti? Essere un pochino snob e mettere la Champions League un gradino sotto non si può (sorride, ndr). Quella che abbiamo vinto a Madrid è stata una partita che tutti abbiamo vinto prima di vincerla, una gara che abbiamo vissuto con estrema serenità come se sapessimo già in anticipo che l’avremmo vinta. Un’infinita sofferenza la ricordo invece ripensando a Siena oppure alla stessa Coppa Italia. Comunque fare una classifica non è facilissimo. Abbiamo vinto anche dei bei campionati e devo dire che quello vinto a Parma con Roberto Mancini in panchina e con i due gol di Ibrahimovic è stato fantastico. Solitamente dove c’è più sofferenza c’è passione. Mica male anche la Coppa Italia che abbiamo vinto subito dopo la sconfitta del Milan ad Istanbul. E’ stata quasi valorizzata (sorride, ndr). Sono delle cose che di per sé ti portano una gioia particolare. Devo dire che la pacificazione con tutti i sentimenti è arrivata con la Champions League perchè era la conferma di una sostanziale forza, la conferma che quello che si era fatto tutti era stato fatto bene”.
Il Presidente ha parlato anche dei campioni arrivati sotto la sua gestione: “L’acquisto di Ronaldo è stato sicuramente una della cose migliori che abbiamo fatto. Non solo per le cose spettacolari che faceva in campo, ma anche perchè nessuno pensava che fosse possibile prenderlo. Era considerato un acquisto impossibile e forse anche questa mancanza di concorrenza ci ha aiutato. Poi la cifra, che sembrava altissima, in realtà ci ha portato in termini di sponsor, contratti e popolarità un ritorno tale da permetterci di rientrare subito nella spesa. Sarebbe potuto essere lo stesso per Messi? E’ nato tutto perchè una volta, vedendolo giocare da piccolo, ho detto ‘questo è fortissimo’. Lui se l’è ricordato e spesso mi manda una sua maglietta autografata. E’ carinissimo, ma non si poteva fare come operazione, anche perchè si è legato moltissimo al Barcellona dopo che la società ha curato i suoi problemi di salute. Ci abbiamo provato, ma sarebbe stato anche sgradevole cercare di approfittare della situazione“.
Impossibile non menzionare gli ‘eroi del Triplete‘: “Difficile sostituirli? Il pubblico li adora, ed è bellissimo. Vedo, a San Siro ma anche nelle amichevoli ad Appiano Gentile, che appena toccano palla parte un applauso fortissimo. Questo fa capire, soprattutto in un momento senza vittorie, quanto sia importante quello che abbiamo fatto nel 2010. Non è facile sostituirli anche perchè tendenzialmente ti abitui a vedere giocatori che si muovono in una certa maniera e sei quasi geloso della tua memoria. Sai che sarà impossibile, ad esempio, trovare un altro attaccante che si muove come Milito. Sono tutti giocatori legatissimi alla società e per fortuna che c’è ancora Zanetti. Lui è fantastico e addirittura mi hanno detto che non ci vorrà molto per il suo rientro. Io pensavo servissero ancora due mesi almeno, è incredibile. Cambiasso e Samuel sono esempi di personalità e professionalità. Sono convinto che saranno utilissimi anche a Mazzarri. Faremo sempre fatica a lasciarli andare, perchè vogliamo bene a tutti“.