Decima giornata, si tirano le prime conclusioni di una stagione ricca di cambiamenti, per la nostra squadra, ma povera di spettacolo. La Roma vola, Juventus e Napoli si stanno confermando, la Fiorentina c’è, l’Inter non molla ma fatica.
La gara di Bergamo, nonostante l’ottimo punto su un campo da sempre ostico, ci conferma in EL, ma ancora lontani dall’Europa che conta e dal gioco giovane e brioso che tutti noi vorremmo vedere. Non ci si schioda dalla difesa a tre, non ci si schioda dal giocare senza prime punte di ruolo e i risultati, visto la rosa, sono questi e di più non si può chiedere, se non qualche piccolo accorgimento di modulo e uomini, ma solo Mazzarri, che ha già nella sua testa gli 11 titolari, può cambiare.
E allora è tempo di confronti e di quei paragoni cari a Josè Mourinho quando confrontava, con il suo solito sarcasmo che lo ha reso l’indiscusso SpecialOne, la sua squadra con quella del suo “stravincente” predecessore: Roberto Mancini. Dopo oltre due mesi, con 10 giornate alle spalle e senza Coppe Europee, gli uomini di Mazzarri hanno totalizzato 19 punti, segnando 24 gol (9 al Meazza, 15 in trasferta) e subendone 12 ( 7 a San Siro, 5 lontani da Milano). Il gioco di WM ha portato al gol 10 marcatori diversi, dando prova che anche senza punte vere e proprie si può far bene.
Ma… adoro i ma… lo scorso anno, l’odiato, tra virgolette, Andrea Stramaccioni, dopo 10 giornate di campionato vantava 24 punti all’attivo, in piena lotta scudetto, e dopo qualche giorno avrebbe espugnato lo Juventus Stadium, con una partita esemplare. Gli “Strama-Guys” avevano realizzato solo 19 gol, ma subito 9 sole reti, di cui solo 1 in trasferta, in quel di Bologna. In avanti giocavano Milito, Cassano e Palacio, ma ad andare a segno furono 10 giocatori e non solo i bomber di cui disponeva l’allenatore di Roma. In contemporanea, si giocava anche in Europa, dove i nerazzurri fino a quel punto viaggiavano in media: 4 vittorie, 2 pareggi ed 1 sconfitta, andando a segno 13 volte, subendo 7 gol.
Manca tanto, tantissimo alla conclusione del campionato, e sono sicuro che miglioreremo quel maledetto nono posto ma se nel Mondo del calcio o meglio se nel Mondo del pallone è bello fare classifiche virtuali, giocare con i “se” e con i “ma” e confrontare tutto e tutti a questo punto godiamoci l’ennesimo anno transitorio in attesa di qualche giocatore che non sia in grado di impegnarsi e fare bene, ma che possa prendere per mano la squadra e posizionarla dove merita.
Mazzarri non è più scarso di Stramaccioni, in campo WM ha come titolari le riserve di chi lo ha preceduto. Di chi la colpa?
Christian Recalcati