Da quel lontano 28 aprile sono passati ormai più di sei mesi. Un arco di tempo lunghissimo sia per il diretto interessato, completamente dedito al duro lavoro sul campo, sia per i milioni di tifosi dell’Inter desiderosi di poter vedere al più presto il ritorno del loro Capitano.
Ma l’attesa sembra essere giunta finalmente al termine: da una decina di giorni, infatti, Javier Zanetti è ricomparso sui campi della Pinetina dove ha cominciando l’ultima fase del recupero che lo porterà a raggiungere la forma migliore.
Il numero 4 nerazzurro, intervistato dal portale argentino Exclusivo24.com, ha parlato del momento che sta vivendo: “Adesso mi sento bene. Mi sto allenando alla pari con il gruppo e spero di poter tornare presto in campo, anche se non voglio avere fretta. Devo procedere con la dovuta calma ma penso, comunque, di poter disputare di nuovo una partita prima di dicembre“.
La nuova Inter di Walter Mazzarri ha totalizzato fin qui 19 punti nelle prime dieci partite di campionato, un bottino frutto di buone prestazioni alternate a qualche ingenuità di troppo. Un andamento che non sorprende più di tanto Pupi, pronto invece a complimentarsi con chi questo torneo lo sta letteralmente dominando: “Dobbiamo trovare la giusta continuità nei risultati, ma per raggiungere questo traguardo ci serve un po’ più di tempo visto che quest’anno siamo un gruppo nuovo. Intanto complimenti alla Roma per il grande campionato che sta facendo”.
La rosa dell’Inter continua ad essere caratterizzata da una vera e propria colonia di argentini: “E’ fantastico avere così tanto connazionali tra i compagni – continua il 40enne di Buenos Aires – Ci divertiamo un sacco insieme. Nello spogliatoio ascoltiamo sempre la musica e Icardi ha quella migliore, si sente un po’ di tutto (ride, ndr)“.
La sua lunga storia in nerazzurro ha avuto come apice quella fantastica annata 2009-2010 conclusasi con la magica notte di Madrid. A guidare quell’armata invincibile c’era Josè Mourinho: “E’ un allenatore molto capace, è uno dei migliori al mondo. Con Josè abbiamo vinto molto, anche se alcuni successi sono arrivati anche senza di lui. Ma va detto che da quando ci ha lasciato abbiamo perso qualcosa“.
Il 2014 sarà l’anno dei mondiali in Brasile. Tra le più attese protagoniste c’è sicuramente anche la sua Argentina: “E’ un ottimo gruppo. Ha la concreta possibilità di vincere la Coppa del Mondo, almeno lo spero. E poi ha Messi, il migliore giocatore del mondo, che mi auguro possa rivincere il Pallone d’Oro perché se lo merita”.
Poi Zanetti è tornato a parlare del mondo Inter, delle sue prime sensazioni avvertite in quel lontano 1995 (anno del suo arrivo a Milano) e dei suoi auspici per il futuro, naturalmente sempre a tinte nerazzurre: “Mi fa tanto piacere essere visto come il simbolo dell’Inter. La gente a Milano mi saluta, mi fa sentire bene e, soprattutto, mi è stata vicina nei momenti difficili come quando sono arrivato in Italia. Non voglio andare ancora in pensione, penso a recuperare dall’infortunio e a tornare a giocare. Poi, una volta appese le scarpette al chiodo, mi vedo come dirigente dell’Inter ma non come allenatore. Il mio futuro sarà ancora in Italia, non ho mai pensato di tornare in Argentina. Moratti mi proporrà sicuramente qualcosa”.
In chiusura, El Tractor si è soffermato proprio sul presidente che lo portò in nerazzurro e che ora ha fatto una scelta importante cedendo il 70% della società a Erick Thohir: “Sono sicuro che rimarrà insieme agli indonesiani. Il passaggio di consegne permetterà di promuovere il club anche nei mercati asiatici, quindi è stato fatto tutto per il bene dell’Inter”.