Domani, alle ore 20.45, l’Inter affronterà il Bologna allo stadio “Dall’Ara” nella gara valida per la 13^giornata della Serie A TIM 2013-14. In diretta dalla sala stampa del centro sportivo “Angelo Moratti”, vi proponiamo le dichiarazioni rilasciate da Walter Mazzarri nella consueta conferenza della vigilia.
Il Bologna ha la seconda peggior difesa del campionato. A cosa dovrete fare attenzione?
“Come sempre quando si rientra dopo la sosta ci sono diverse variabili da analizzare, soprattutto per quanto riguarda la preparazione della partita perchè abbiamo avuto tanti nazionali in giro per il mondo. E’ vero che il Bologna non ha fatto tanti punti finora, ma è in ripresa e ha tanti giocatori bravi. Sono una bella squadra e dovremo stare attenti. In ogni caso noi dobbiamo pensare a noi stessi e, se facciamo quello che dobbiamo fare, possiamo fare un bel risultato”.
Quali sono le reali condizioni di Campagnaro? Ha recuperato completamente?
“Voglio andarci piano perchè ha una muscolatura particolare. Spesso ha accusato dei fastidi quando era vicino al rientro. Sarà importante il test di oggi, soprattutto per valutare la tenuta. Faremo anche una partitella e capirò cosa potrà darci”.
Con Guarin hai trovato l’uomo giusto per agire alle spalle di Palacio?
“C’è anche Kovacic che è in crescita. Per il calcio che voglio proporre io, senza punti di riferimento, siamo migliorati molto e abbiamo trovato delle linee di gioco importanti. All’occorrenza Alvarez, Guarin e Kovacic possono fare quel ruolo. Sono tante le considerazione da fare, l’importante è che i ragazzi sappiano quali sono i loro compiti. Possiamo variare anche a partita in corso. Vedremo domani, tenendo conto dell’ultimo allenamento e delle caratteristiche del Bologna”.
Cosa l’ha sorpresa di Thohir? Il suo entusiasmo potrà dare una spinta in più per domani?
“Ho avuto una bella impressione. Sapeva tutto di me e quando un nuovo presidente ti manifesta certe sensazioni può essere solo positivo. Io penso di aver isolato bene la squadra da certe distrazioni. Penseremo solo al campo, indipendentemente dal presidente”.
Il fatto che Thohir abbia posto la finale di Champions come obiettivo per il 2016 alza un po’ l’asticella?
“Ormai sono abbastanza esperto per capire come funzionano le dinamiche di questo mondo. Gli obiettivi saranno detreminati in base a diverse logiche. Ma non vedo perchè dovrebbe essere un dispiacere alzare l’asticella. Dobbiamo essere bravi, se facciamo certe dichiarazioni, a fare degli investimenti giusti per essere competitivi”.
La prestazione della Juventus contro il Napoli cambia i rapporti di forza del campionato?
“E’ solo una partita. E una partita dipende da tanti fattori: dal momento delle due squadre, dagli episodi… I conti si fanno alla fine e sia il Napoli che la Juventus lotteranno fino in fondo per le posizioni di testa”.
Quanto manca per vedere un’Inter completa?
“Quando si inizia un progetto nuovo voglio vedere continuità. E’ presto per parlare, siamo sempre sotto esame e dobbiamo andare avanti partita dopo partita”.
Al di là della sosta, sei preoccupato del fatto che la squadra possa aver allentato la tensione in queste due settimane, anche per le questioni societarie?
“Questa è una delle variabili a cui dobbiamo stare attenti. Il rischio c’è, ma io farò di tutto perchè i ragazzi rimangano concentrati sul campo. Di più non posso fare”.
Come pensi di aver colpito positivamente Thohir?
“Penso e spero abbia valutato il mio percorso in carriera. Il capo di un’azienda deve valutare soprattutto questo. Sono dati oggettivi e nessuno li può cambiare”.
In base a cosa deciderai tra Andreolli e Campagnaro?
“Entrambi non sono al meglio e non hanno i 90 minuti. Probabile anche che ci possa essere una staffetta”.
Cosa servirebbe per fare dell’Inter una squadra da finale di Champions League entro i prossimi tre anni?
“Già avere una conoscenza completa della rosa e un gioco definito saranno fattori importanti. Poi, con le linee guida della società, sarà importante migliorarsi sempre. Molto dipenderà da dove finiremo quest’anno. Anche in base a certe logiche e alle esperienze del passato dovremo fare investimenti mirati”.
Le gare da qui alla sosta natalizia vi diranno di più sui vostri obiettivi?
“Non saranno partite decisive ma sicuramente, alla fine del girone d’andata, avremo un’indicazione più precisa su quello che si è fatto”.
Hai avuto la sensazione che si possa già alzare l’asticella sul mercato?
“Una delle cose che ci siamo detti con Thohir è che staremo molto attenti ai ruoli. E’ questo il segreto per far bene in qualsiasi azienda. Le domande di mercato, quindi, dovrete farle a Branca e Ausilio. Ovviamente ci siamo confrontati”.
Hai già consegnato le famose liste di otto nomi per ruolo?
“Io le consegno sempre (sorride, ndr), non solo a inizio anno. Do dei consigli alla società, poi in base alle idee e alle risorse, si agisce”.
Il concetto di gruppo è la forza di questa Inter?
“Mi ha fatto piacere sentire che anche Thohir vuole creare un sistema per far crescere l’Inter. Al di sopra di tutto c’è il gruppo e il lavoro di squadra. Il singolo non è nulla senza il lavoro di squadra”.
Come hai reagito al paragone con Mourinho?
“Mourinho è un grande e i paragoni così fanno sempre piacere, ma ogni allenatore è diverso dall’altro. Ho dieci anni di carriera alle spalle e io ho una mia identità, nel bene e nel male”.
Come stanno Icardi, Samuel e Milito?
“Milito avrà bisogno di tempo, anche se sta meglio. Samuel ha avuto un risentimento, vedremo giornalmente ma non è un infortunio lunghissimo. Icardi ha tempi un po’ più lunghi per colpa dell’operazione che ha subito”.
La ripresa dopo una sosta rischia di condizionare l’approccio alla partita, com’è stato contro il Torino?
“Dipende dalla partita. Lì abbimo cominciato male, poi abbiamo fatto una grande gara. Ma sono situazioni occasionali”.
Vista l’emergenza difensiva, Cambiasso è l’unico che può fare anche il centrale all’occorrenza?
“Zanetti, quando starà bene, potrà fare anche un ruolo difensivo. Forse Mudingayi, ma sarebbe una forzatura”.
Alessandro Suardelli
(Twitter: @AleSuardelli)