Domani, alle ore 15, l’Inter ospiterà la Sampdoria allo stadio “Giuseppe Meazza” nella gara valida per la 14^giornata della Serie A TIM 2013-14. In diretta dalla sala stampa del centro sportivo “Angelo Moratti”, vi proponiamo le dichiarazioni rilasciate da Walter Mazzarri nella consueta conferenza della vigilia.
Contro la Sampdoria sarà la prima di Thohir a San Siro e ci saranno diversi ex giocatori allo stadio…
“Il calcio è spettacolo e se col pubblico c’è sinergia è meglio. Ma in campo ci vanno i giocatori e spetta loro fare bene. A livello di prestazioni sono soddisfatto, ma a volte a causa di ingenuità abbiamo perso dei punti per strada. Domani sarebbe sbagliato non tener conto di questi aspetti, bisogna sempre migliorare. Cercheremo di non ripetere gli errori di Bologna. Domenica contro la Lazio la Sampdoria meritava la vittoria. Ha giocatori importanti”.
A gennaio basterebbero un paio di ritocchi per entrare in Champions?
“Intanto mancano ancora quattro partite importanti, tra cui il derby. Tre in casa e la trasferta di Napoli prima del mercato. Queste partite diranno molto sul nostro cammino”.
Possiamo aspettarci Zanetti dall’inizio? Perché vede meglio Rolando di Ranocchia?
“Zanetti è possibile che giochi ma potrebbe non avere i 90′ nelle gambe. Adesso il calcio richiede ritmi importanti. Deciderò all’ultimo se schierarlo dall’inizio. Tra Ranocchia e Rolando ho ancora il dubbio, Andrea ha fatto bene anche come stopper di destra prima della squalifica. Tendo a dare continuità alle scelte, quindi se a Bologna hanno fato bene potrei confermare quel terzetto”.
L’incrocio con la Sampdoria può essere speciale?
“Con la Samp ho un ottimo rapporto, con tutta la dirigenza e lo staff. Lì ho trascorso due anni bellissimi. Ci tengo a sottolineare che però voglio cercare di vincere con l’Inter, ma non ho mai detto che ne ho la certezza”.
La Sampdoria con quattro attaccanti, potrebbe essere un problema?
“Il numero di attaccanti non conta, conterà l’atteggiamento. Mihajlovic è un ottimo allenatore e darà ai suoi giocatori le giuste motivazioni”.
Quanto è importante la presenza di Thohir?
“Io vedo molta unione anche con la famiglia Moratti, è molto importante, c’è voglia di fare bene tutti insieme. È positivo per la causa Inter”.
È preoccupato per la condizioni dei suoi attaccanti?
“Se siamo ancora il primo attacco in Italia qualcosa vorrà dire. Preferisco che vada a segno chiunque, non è indispensabile che sia un attaccante”.
Thohir le ha dato lo stesso entusiasmo trasmesso da Moratti in estate?
“Il nostro compito è quello di dare entusiasmo alla squadra, al di là del passaggio societario. È tutto migliorativo”.
Thohir ha detto che farà attenzione al mercato in entrata, ma senza fare errori…
“Secondo me bisogna avere un numero giusto di giocatori in base alle competizioni da disputare. Nel calcio ci possono essere anche degli infortuni, ma ci vuole un numero consono rispetto ai nostri impegni. Quelli che non giocano rischiano di perdere valore. Qualche giovane potrebbe aver bisogno di andare in prestito”.
Per fare un gol più degli altri cosa serve a questa Inter?
“Chi mi conosce sa che sono un tattico. Pochi lavorano come noi sulla fase d’attacco, nonostante molti pensino il contrario. Anche a Bologna abbiamo buttato via due punti creando molto, ma non ho nulla da rimproverare ai ragazzi”.
Il gap con le prime tre non è così marcato come sembrava…
“Credo che un semi-bilancio lo potremo fare al termine del girone d’andata. Queste ultime cinque partite potranno dire molto. A questa domanda potrò rispondere a gennaio perché avrò le idee ancora più chiare”.
Cosa pensa dei cambiamenti dirigenziali in giro per la Serie A?
“Tutto parte dalla crisi generale dell’Italia che si rispecchia anche nel calcio. C’è la necessità di nuovi investitori”.
L’esclusione di Pereira potrebbe essere vista come una bocciatura?
“Ho più di venti giocatori e devo fare delle scelte in base al momento di forma…”.
Su cosa si può migliorare nel reparto difensivo?
“L’importante è sempre avere equilibrio ed esprimere un calcio spettacolare”.
Cosa pensa della situazione di Icardi?
“Per ora è ai box. Della sua vita privata non mi interessa ma, se posso dargli un consiglio, deve prendere spunto da gente come Milito. Ha la fortuna di averlo qui vicino e deve sfruttarlo”.
Come sta Campagnaro?
“Quando sta bene ci fa davvero comodo. Non è al 100% ma devo recuperarlo facendolo giocare. Domani comunque dovrebbe giocare”.
Quanto tempo ci vorrà per rivedere Nagatomo?
“Se non ce la farà col Parma spero possa rientrare col Napoli. Dovrebbe essere un infortunio abbastanza lieve ma c’è da stare attenti soprattutto adesso col freddo”.
È un caso che i punti persi siano stati lasciati per strada in trasferta?
“Il fattore campo può influire, ma essendo l’Inter dobbiamo avere lo stesso piglio sia a San Siro che fuori. Bisogna migliorare questa nostra tendenza, ma fare più punti in casa che fuori è normale nel nostro calcio”.
È confermata la scelta di dare più vacanze ai sudamericani?
“Quando si guida un gruppo come questo bisogna anche capire che i sudamericani impiegano due giorni per andare e tornare dai loro paesi. Il gruppo lo accetta, nessuno ha mai fatto problemi, ma tutti sanno già da tempo quando partire, tornare e allenarsi. Sia gli europei che i sudamericani, è stato deciso tutto ad inizio anno”.