Nel valzer invernale c’è chi viene e chi va. Se Thohir ha promesso qualche acquisto a gennaio, è ormai assodato che ci sarà traffico intenso anche in uscita. I problemi delle ultime partite hanno convinto il neo-presidente a intervenire con almeno 2-3 innesti nel mercato di riparazione e a farne le spese saranno i giocatori che fino ad ora non hanno brillato.
Qualche intervento verrà fatto sugli esterni dove, da mesi, è data per certa la partenza di Alvaro Pereira. L’uruguaiano non ha davvero mai convinto in nerazzurro. Pagato poco più di 10 milioni dal Porto, dopo una stagione e mezza senza lasciare il segno, “El Palito” lascerà l’Inter. Discorso analogo potrebbe valere per Wallace: la sua prestazione contro il Trapani non ha convinto per niente il tecnico toscano, che lo reputa ancora troppo acerbo per il calcio europeo.
Anche a centrocampo, dove potrebbe arrivare un rinforzo, ci saranno delle uscite. I principali indiziati a lasciare il gruppo sono Kuzmanovic e Mariga. Entrambi sono continuamente alle prese con problemi fisici e non si sposano con l’idea di gioco di Mazzarri. In forse anche Mudingayi, ma la sua posizione potrebbe traballare solo nel caso in cui dovessero essere due gli innesti in mediana.
Situazione complicata quella dell’attacco. Con Milito che, a gennaio, dovrebbe cominciare gli ultimi cinque mesi della sua avventura in maglia nerazzurra, il candidato numero uno per la partenza è Ishak Belfodil. L’algerino continua a non lasciare il segno e a mostrare limiti di personalità. Per lui si profila un prestito in qualche squadra di medio-bassa classifica ma una sua permanenza non è ancora da escludere al 100%. Infatti, molto dipenderà dal tipo di punta che acquisterà l’Inter: se dovesse arrivare una prima punta, a partire in prestito potrebbe essere Icardi. Un’ipotesi che, al momento, appare comunque meno probabile, soprattutto se il giovane attaccante argentino dimostrerà di aver recuperato completamente dall’operazione all’inguine.
Mancano ancora più di tre settimane all’apertura del mercato, ma la sensazione è che Thohir possa anticipare, almeno in parte, la rivoluzione programmata per l’estate. Mazzarri si aspetta una squadra più forte, in linea con l’obiettivo terzo posto, che permetterebbe all’Inter di tornare in Champions e di guardare con maggiore ottimismo al futuro.