Le operazioni di mercato in entrata dell’Inter prescindono, innanzitutto, da quelle in uscita e per un D’Ambrosio che attende gli ultimi dettagli per diventare ufficialmente un giocatore nerazzurro, c’è un Alvaro Pereira sul piede di partenza, giunto ormai al capolinea della sua poco entusiasmante esperienza milanese.
L’esterno uruguaiano non hai mai soddisfatto tecnico e tifosi ed è, come dimostra la mancata convocazione per la partita di Coppa contro l’Udinese, ormai ai margini della rosa: proprio per questo motivo il numero 31 nerazzurro è prossimo all’addio, desideroso di un immediato riscatto e di spazi per esprimersi, guardando con speranza al Mondiale del prossimo giugno in Brasile.
La trattiva per una sua cessione al Marsiglia, ferma in una situazione di stallo in attesa di uno sfoltimento della rosa da parte dei francesi, sembra aver subìto uno scossone e il presidente dell’OM, Vincent Labrune, si è convinto ad accettare il prestito immediato.
Al tecnico Josè Anigo saranno concessi 6 mesi per valutare le prestazioni del centrocampista 28enne per poi decidere se riscattarlo o no, anche se non è escluso l’inserimento di clausole (relative a presenze e rendimento) che farebbero scattare l’obbligo di riscatto.
Sistemato Pereira, l’Inter potrà finalmente dare lo sprint finale per l’acquisto di D’Ambrosio. I dirigenti nerazzurri si incontreranno nel weekend con quelli del Torino per provare a concludere la trattativa: per ammortizzare le spese del cartellino del giocatore napoletano, valutato 2 milioni di euro, saranno messi sul piatto la comproprietà di Benassi e il prestito del giovane Botta, fresco di esordio dopo la partita di Coppa Italia.
Antonio Simone