Mazzarri: “Non convocherò Guarin. Il ritorno di Thohir sarà positivo. Su Botta e Milito…”

Domani, alle ore 15, l’Inter ospiterà il Catania allo stadio “Giuseppe Meazza” nella gara valida per la 21^giornata della Serie A TIM 2013-14. In diretta dalla sala stampa del centro sportivo “Angelo Moratti”, vi proponiamo le dichiarazioni rilasciate da Walter Mazzarri nella consueta conferenza della vigilia.

L’ha sorpresa l’andamento del Catania nel corso di questa stagione?

“Hanno avuto delle difficoltà e ci sono stati cambiamenti in panchina. Dal punto di vista dell’organico pensavo che, in effetti, potesse andare meglio. Noi, però, non dobbiamo pensarci, dobbiamo svoltare. Ci mancano dei punti, a Genova la squadra mi era piaciuta e ha giocato bene. Chiedo ai ragazzi di non pensare a niente, di fare il nostro calcio e di essere più cinici. Speriamo che gli episodi ci diano finalmente ragione”.

Le prossime partite ci diranno dove può arrivare l’Inter…

“Bisogna concentrarsi sulla partita di domani. Le partite contro le squadre blasonate, per assurdo, saranno più semplici da affrontare e a me piace molto di più affrontare chi si propone, in campo, a viso aperto”.

Che tipo di lavoro bisogna fare per reintegrare Guarin?

“Domani non lo convocherò. Bisogna far concentrare l’intera rosa sulla partita contro il Catania. Per fare questo, è indispensabile avere la testa libera e non pensare ad altro”.

Come ha vissuto questa settimana e come questa situazione potrà influire sull’ormai prossima sfida contro la Juve?

“Io credo che, alla fine, il calcio si fa sul campo. A noi non cambia niente e la partita con la Juventus sarà un grande match che le squadre cercheranno di vincere a tutti i costi, aldilà di quello che è successo in settimana”.

L’operazione Guarin-Vucinic non si è conclusa, ma lei l’avrebbe avallata?

“Non parlo di mercato…”

L’ingresso di Guarin durante la partita contro il Genoa, è stato condizionato da questa operazione?

“Genova è ormai un capitolo chiuso, devo parlare soltanto del Catania”.

Quanto è stato difficile rapportarti con la squadra dopo l’accaduto? La squadra potrebbe risentirne?

“Io ho analizzato con i ragazzi le immagini della partita con il Genoa e mi sono sincerato che la pensassero come me. Ho sempre cercato di isolare la squadra da tutto ciò che succede all’esterno: quando sono riuscito in questo mio intento ho ricevuto elogi, ora che la situazione non è delle migliori ho preso tante critiche. Un allenatore deve convincere i propri giocatori di concentrarsi solo sul campo e ho visto i ragazzi super convinti in settimana. Mi sento tranquillo, basta una partita per poter cambiare le sorti di questo campionato”.

E’ riuscito a capire come mai la difesa commette errori banali e ripetitivi?

“Tanti errori banali, soprattutto su palla da fermo. Anche se, considerando la media delle altre squadre, su calcio d’angolo ne abbiamo presi di meno. Credo che oggi paghiamo tutto, ma bisogna portare gli episodi a nostro favore con più cattiveria agonistica”.

In quest’ultimo periodo, Alvarez e Palacio hanno un po’deluso…

“Con il 3-4-1-2 i meccanismi cambiano, ma loro si sono adattati alla perfezione al nuovo modulo. In un campionato così lungo, è possibile perdere un po’ di lucidità durante il percorso, però contro il Genoa Rodrigo ha giocato bene secondo me, gli è mancata soltanto la conclusione. Lo stesso vale per Alvarez, prima che uscisse per infortunio.

Pensa che a fine stagione potrebbe andarsene?

“Io non parlo mai del mio futuro e nemmeno ci penso. Ciò che importa è la partita di domani contro il Catania”.

Quanto è importante il ritorno di Thohir?

“Il suo ritorno può essere solo positivo. Anche se è lontano, comunque, lui sa tutto di quello che succede all’interno. Io vedo grande coesione e unione tra tutte le componenti della società. L’ho detto anche ai ragazzi che le persone preposte ad aiutarli sono qui alla Pinetina, non è cambiato nulla…”

Può essere Icardi il vero acquisto di questa sessione di mercato?

“Non l’ho mai allenato per due settimane consecutive. Per quel poco, il ragazzo ha dimostrato la sua stoffa. Basti pensare alla partita contro la Juventus, ma questa serie di infortuni lo ha condizionato in modo evidente”.

Tante palle gol sprecate davanti alla porta. Lei cosa ne pensa?

“Mi rendo conto se qualcuno è egoista o meno, ma analizzando anche il fatto che qui sono tutti amici e si stimano vicendevolmente, posso concludere che non ci sono problemi di egoismo. Ritorna sempre il concetto dell’episodio…”

La squadra è stata meno brillante in questo 2014, dipende dalla preparazione e dalla condizione fisica attuale della squadra?

“Abbiamo fatto i test atletici questa settimana e Pondrelli mi ha detto che sono stati ottimi. Nell’ultima partita la squadra correva, aggrediva l’avversario in un campo sicuramente non congeniale al nostro gioco. Siamo in buone condizioni, spero solo che ci sia più lucidità nella scelta delle soluzioni in area di rigore”.

Milito come si sta inserendo negli equilibri di squadra?

“Lo vedo crescere. E’ chiaro che un giocatore non più giovanissimo e che viene da un infortunio ha bisogno di tempo. Sicuramente la sua esperienza e la sua classe lo aiuteranno in questo percorso e, se non succede nulla, andrà sempre meglio”.

Botta potrà guadagnarsi più spazio?

“E’ un giocatore eccezionale, ma deve ancora crescere. Bisogna considerare anche l’infortunio che lo ha tenuto fuori dal campo per tanto tempo. Domani partirà dalla panchina, ma ritornerà sicuramente molto utile”.

In settimana la Curva Nord ha contestato la società. Cosa si aspetta domani dai tifosi?

“Il pubblico dell’Inter è competente, attento e soprattutto è equilibrato. Io credo che, fin quando c’è la partita, bisogna sempre aiutare la squadra e provare a non far sentire ai ragazzi in campo lo scetticismo generale. Dopo la partita, i tifosi possono certamente dire la propria. Per quanto riguarda la valutazione del nuovo Presidente, c’è bisogno di un po’ di tempo e i tifosi nerazzurri quest’anno dovranno avere un po’ di pazienza”.

 

 

 

 

 

 

 

 

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