Il ritorno in campo di Walter Samuel ha sicuramente trasmesso all’intero reparto difensivo una certa dose di tranquillità, esperienza e cura dei dettagli, aspetto tipico di un giocatore che negli anni ha acquisito una spiccata mentalità vincente.
Così anche le prestazioni fornite da Rolando e Juan Jesus sono apparse molto più solide, convincenti e, soprattutto, ben auguranti per il prosieguo del campionato. La stagione in corso potrebbe ancora regalare delle soddisfazioni alla squadra nerazzurra, qualora si inanellasse un filotto di risultati utili già a partire dall’importantissima sfida di sabato sera al Franchi.
Contro i viola, con molta probabilità si assisterà all’ennesima esclusione di Andrea Ranocchia dall’undici titolare, considerando lo scarsissimo utilizzo che Walter Mazzarri ha fatto del giocatore durante gli ultimi due mesi. Il centrale umbro, classe ’88, dopo un buon inizio di campionato è uscito pian piano dai radar di gradimento del tecnico toscano, collezionando cinque panchine consecutive e abdicando in favore di un Rolando sempre più presente nei meccanismi difensivi della squadra.
L’ultima sua presenza da titolare, infatti, risale al lontano Lazio-Inter dell’epifania scorsa, dove una sua ritardata chiusura su cross di Candreva ha permesso a Miroslav Klose di timbrare il gol vittoria a pochi minuti dalla fine dell’equilibrata sfida dell’Olimpico. Da lì in poi solo tanta panchina e voci di mercato sempre più insistenti.
Con un contratto in scadenza a giugno 2015, l’idea della società di Corso Vittorio Emanuele sarebbe quella di cederlo all’estero al termine di questa stagione sia per non rafforzare le dirette concorrenti del campionato nostrano, sia per le maggiori risorse economiche dei club europei interessati all’acquisizione dell’intero cartellino di Ranocchia. L’obiettivo primario rimane, dunque, quello di evitare di perderlo, un anno dopo, a parametro zero.
Una soluzione non particolarmente gradita al diretto interessato, che preferirebbe rimanere in Italia. La Juventus è da tempo sulle sue tracce, su esplicita direttiva del proprio allenatore, che stima e conosce bene il giocatore dai tempi di Bari; in alternativa c’è il Milan, desideroso di assestare il proprio reparto difensivo.
La sensazione è che, salvo particolari sorprese, ci sarà un lungo braccio di ferro estivo, prima che si possa conoscere la futura destinazione di Andrea Ranocchia.