Zanetti vuole restare all’Inter, ma aspetta segnali da Thohir

Quando si parla del Capitano, ogni questione va affrontata con la dovuta cautela. In questo (ennesimo) anno di transizione, la novità principale in casa Inter è uno Zanetti lontano dal campo di gioco, prima a causa del grave infortunio al tendine d’Achille rimediato lo scorso 28 aprile, poi per le scelte di Mazzarri che ad oggi lo vedono retrocesso nelle ultime posizioni delle gerarchie della mediana. Dal canto suo l’Ironman nerazzurro ha sempre accettato le decisioni del mister, confermando la grandissima professionalità mostrata in tutti questi anni e rimandando qualsiasi decisione sul suo futuro a fine stagione, ovvero alla naturale scadenza del contratto che lo lega ai nerazzurri.

Tra le varie questioni che dovrà affrontare Erick Thohir, in questo suo terzo viaggio in Italia da presidente dell’Inter, ci sarà dunque anche quella legata al numero 4 nerazzurro. Finora l’unico dubbio sembrava legato alla volontà o meno di Zanetti di proseguire ancora un anno o appendere le scarpe al chiodo a fine stagione. Negli ultimi giorni, tuttavia, sarebbe arrivata la voce di una clamorosa proposta di Josè Mourinho che avrebbe chiesto al suo ex capitano la disponibilità a un trasferimento in Premier League per chiudere la carriera con un ultimo anno da protagonista sul campo per poi rivestire un ruolo importante a livello manageriale.

Una proposta importante, che potrebbe far vacillare Pupi, stuzzicandolo sulla possibilità di chiudere una gloriosa carriera lottando sul campo piuttosto che guardando i suoi compagni dalla panchina. Ma Zanetti, che ha ribadito più volte la sua intenzione di continuare a far parte della famiglia nerazzurra, rappresenta uno dei migliori testimonial del marchio interista e proprio per questo sembra destinato a rivestire un ruolo importante anche nell’Inter che verrà.

Toccherà a Thohir blindarlo, dimostrandogli la centralità della sua figura nel nuovo corso dirigenziale. Un punto di congiunzione tra passato e futuro, per un’Inter nuova ma con un’anima sempre più interista.

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